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a Tultimo venendo, glie dixe: — Che ho io a fare cum zaitroni? — E venuto a costei, disse: — Che vói? — Lei rispose, alzando in suso el capello avea in capo: —Non me cognosci tu? Io sono Maria. Che cosa e questa? tu hai preso cum tanta festa un’altra moglie? Come può essere questo, ch’el sarebbe centra le divine e umane lege? — A queste parole rafigurando la moglie e credendo che fusse qualche maligno spirto che la sua forma avesse sumpta, subito se fece el victorioso segno de la croce. Allora ella disse: — Rosello, non te signare, ché io non sono ombra né maligno spirto, ma persona viva. L’è piaciuto a Dio e alla sua gloriosa Matre ch’io sia guarita, come me vedi.—Or sei tu Maria? — disse Rosello. — Si sono, te dico. — E senza piú recapitular altro, Rosello l’abraciò, prendendola alegramente per mano; ed, entrando in casa, salirono la scala e andarono dove era la nova sposa cum molta gente che danzavano. Giunto quivi Rosello cum la trovata moglie, fece restare li suoni e il danzare e, drizando il viso verso li parenti de la sposa, dixe in questa forma: — Brigata, fa circa sei mesi che, essendo cum multi preghi stretto da l’altra mia donna d’andare per sua devozione a Roma, e andato lá e adrieto retornando, epsa fu assalita de gravissima infermitá, in modo tale che, per non vedere la sua morte, essendo in lei giá ogni spirito e sentimento quasi perduto, me partitte. Onde giunto poi qui a casa e dimorato pochi giorni, me fu decto e affirmato lei essere morta e sepelita: dove per mio governo e per due mei fanciulli, che di lei me sono rimasti, ho preso cum mia grande consolazione quest’altra moglie, credendo indubitatamente la prima essere morta, la quale ha Idio, de tutte le cose optimo proveditore, per grazia liberata. E oggi, per dimostrare i fructi de la sua boutade, adziò che disgraziatamente contra la sua lege non faciamo, ne ha renduta la dilecta mia consorte, che quivi vedete presso me in la vostra presenzia. Si che, de la novella sposa cari parenti, essendo questo volontá divina, a vostro piacere ne remenate epsa a casa, a cui pregaremo Dio che presti piú lieta sorte. — La brigata, e specialmente li parenti de la sposa, pieni de meraviglia per le vedute e odite cose, usando quelle opportune parole che li parvono conve-