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e furioso, li dette de uno coltello nel |)ecto e passolli cum larga piaga el core, per la qual ferrila subitamente moritte. Il che parendo a epsi fratelli mal facto, e giá pentiti e dolenti per avere commesso si facinoroso elTecto, alfine, cxaminato i futuri periculi, concluseno tra loro di tenere ascoso la cosa e .sepelirlo secretamente. E cussi in casa loro, in luoco assai rcmoito, el fecero: poi la mattina sequente, avanti giorno, montati a cavallo, per alquanti giorni uscirono fuori della terra, niinaciando la sconsolata sorella de crudel morte, se alcuna cosa dicesse mai ; il perché non avevano potuto fare el facto tanto secreto de pigliarlo, che epsa non l’avesse sentito. La quale, stata alquanto doppo la loro partenza cum zelost pensieri, alfine se misse, tutta tremibonda e di paura piena, a cercare la casa se il suo Bonifacio vedea, dubitando piú presto imperò trovarlo morto che vivo, per il rigido aspecio e crude parole de’ fratelli. E cusi cercandolo, non restava pian piano per nome chiamarlo; e visto da inde a poco un rioletto de sangue, seguendo quello, pervenne dove era stato sepolto: dove trovando il terreno remosso, se pose genochioni sopra quello, e cum ardenti sospiri e angosciose lacrime cominciò cum le feminile unghie a removerlo, e tanto fece che pervenne al morto amante. Il quale visto, cum summissa voce e singulti, per téma non essere sentita, ancora che giá per doglia fosse corno del naturale sentimento uscita, cominciò a piangere e a dire: — Oimè misera e in mal puncto al mondo nata! quale di me al mondo fu mai piú dolente e trista? — E cum queste parole, mettendosi le mane ne’ biondi capelli, si cominciò cum crudo modo a strazzare e a percoterse alcuna volta cum le mane il suo bel viso giá mortificato, e, bagnando de le sue lacrime el candido pedo, non restava de dire: — Caro Bonifacio, o dolce reposo de l’anima mia tapina, lasso! come sci-aguratamente te vedo finito! — E tuttavia cum queste parole, nettamloli cum uno fazoletto la sanguinosa piaga, basiava infinite volte la fronte, gli occhi, el suo freddo viso, e |X)i diceva: — Ahi crudelissimi fratelli, privi de pietale! come potesti voi suiTrire uccidere si grazioso giovene? Ahi! come potesti in tanta bclleza, de degni