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suoi figliuoli era ito a la villa de Ronzano, dove aveva belle possessione; ché sarebbeno stali ancora loro, conio la schiava, crudelmente morti. Facto questo, girono subito alla camera de Malatesta, il quale cum la sua amata Lelia, conio è costume di novelli sposi, era nel ledo abraz.ito cum lei; e intraio li dentro furiosamente, saltarono sopra el ledo e, non parendoli piú insaguinarse le mani, cum uno panicello, che ivi trovarono, alTogarono el povero giovcne, e la spaventata sposa, per tanto furore piena de vergogna, quasi avendo potuta vestirse la suiile camicia, e apena fugiia fuori de la camera tutta scapigliata, fu presa dal patre per ucidere. Ma, proibendolo il filiale amore, presa quella crudamante per la bionda trezza e trasinatola dentro a la camera, dixe: — Prcn li, disonesta figliola, a tuo piacere solazzo, come a me hai dato modo de consolarme sempre. — Facto questo, Lusso della camera serralo, fuori de la casa uscirono. E Lelia, levata in piedi tutta afflida e angosciosa drizzò gli occhi al toro coniugale, e vedendo l’amata faza del marito turpissima divenuta per il forte legame del panicello, per il quale la sua morte cognobbe, subito se li gettò adosso e, constretta dal dolore e perduto subito el naturale colore e le vital forze, stette longo spacio, che chi l’avesse veduta, morta propriamente Laverebbe indicata. Ma, poi ch’el passionato core repre.se alquanto le perdute forze, come se da uno gravissimo sonno se fosse svigliata, levatase alquanto da dosso del marito e la sua misera morte veramente cognosciuta, fu piena de tanto dolore, che quasi la secunda volta recadde tramortita, e caro averebbe avuto certamente d’essere subito morta per fin de’ suoi tormenti. Ma, vedendo cli’el suo gran dolore noi consentiva, piangendo amaramente se recò in bracio el morto amante e, basiandolo mille volte, non restava dire: — Oimè! Malatesta mio caro, or se’ tu morto. Idio incrudelisca contra coloro che ne son stali casone. Ove è ora la tua generosa anima? in qual parte se trova ella al presente senza la tua Lelia? or come ha potuto il cielo consentire tanto tradimento? O Malatesta, oimè! ché non respondi alla toa Lelia, che giá tanto desiasti? Deh! or tu parlavi