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e giá l’ho pagato avanti tratto. — Andato madonna a mensa cum la sua famiglia e disenando, parea che don Ateon giá per quistí benefici fusse insuperbito, cum ciò fusse che, bevendo de certo vino grande, ma avea del lecato, dicea: — Io non voglio de questo vino: datime pur de quello bruschetto che beve li figliuoli del signore, ché io ne farò venire tanti vini bruschi da li miei benefici, che a questa mensa non se beverá altri vini che bruschi, che lassaráno le labbra sapurite. E giá ho facto pore in ordine le botte al canevaro per ogni anno, a confusione di Morandi, Di quali che ve ne pare, madonna, avere tolto senza pietá el lecto de sotto a quella povera madre fue de don Baptista? Advisandovi che io li voglio dare un bon lecto e ogni anno donarli uno sacco de fermento, acciò vivere possa; ché pur oggi ho veduto il suo chierico cd a lui me li sono offerto farli meglio che non li facea don Raptista, se meco vorá stare. — Non so mò se per aiuto de la messa el volea, overo per altra bizaria. Lassolo pensare a la Tua Excellenzia, benigno signor mio. A la mensa, come accade che, essendo qualche solacio per li discombenti posto in campo, ogni omo qualche cosa dice, Alexandro Campanazo disse: — Don Ateon, quanto piú dimando de la condizione del beneficio da Rofeno, tanto piú il trovo migliore. A mi è stato decto e certato 11 nasce ben quaranta libre de zafarano. Mò che fareti voi di tanta entrata?— Respose: —Quello che io ne farò? Io ho una sorella, a la quale mio patre dá in dota libre quatrocento; ed io de quisti benefíci gliene darò seicenú#, che faranno mille, acciò trovi bon partito. — Gasparo di Buchi, nostro spectabile citadino e integerrimo mercatante, che ivi era, alora se fece a la aurechia de don Ateon, e disse se li volea dare questa sua sorella per uno suo figliolo che non avea mogliera. Respose essere contento per amore de madonna, senza adimandare altro de sua condizione; e cosí a madonna lietamente se volse, dicendoli : — Madonna, io ho facto uno patentato, lo ho promessa mia sorella a la spectabilitá qui de Gasparo, per suo figliuolo.— Madonna disse che molto li piacea, ché l’uno e l’altro far meglio non potea. Madonna Lucrezia, donna umana e molto savia e vera figliuola del mio religiosissimo signor duca di Ferrara, e consorte cara del splendido cavaliero messer Annibai Rentivoglio, disse: — Don Ateon, sapreti mò voi aver bona cura de le anime de quilli omini de quisti vostri benefici, che li sapiate confessare?—Rispose: — Io li saperò molto bene confessare, advisandovi, quando io era