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giá a le sòre insignare cantare. — E presto chiamò Endesao suo ser\’o, de cima calido e scorto, dicendoli andasse a casa di Morandi e vedesse diligentemente il corpo de don Baptista, se la parte genitale fusse ritta. 11 servo presto finse andare, e, dimorando tanto al tornare se potesse credere fusse andato e tornato, tornato tutto riscaldato e ansio, disse : — Monsignore, a tempo sono andato, ché alora alora el volevano chiodare in la cassa, la quale era molto curta, che non li potevano mettere le gambe. — Disse don Ateon: — Quilli assasini, cosí come l’hano strangulato, se Tarano poca con* scienzia de spezarli le gambe, perch’el stia in la cassa. — Il protonotario, retenendo le risa, disse: — Ben, Endesao: hai tu bene veduto?—Monsignor si: elio non avea giá la natura dura dura, ma l’avea alquanto passetta. — Alora don Ateon : — O prete cativo. Torsi non parea una anima filciata! — Alexandre Campanazo, che vedea il protonotario scopiava de voler ridere, disse: — Non perdiamo tempo, don Ateon: andiamo a madonna, e monsignor venirá ancora lui. — E cosí tutti andato li, don Ateon disse: — .Madonna, aiutatimi, ché ora bisogna io abia quisti desiderati benefici, ché tutti li recolti voglio vengano in questa casa, dipoiché don Baptista è morto. — Madonira rispose: — Deh! guardate quello che diceti: dubito che ve lassati in aere livare; non debbe essere vero. — E lui disse : — L’è morto per certo, lo l’ho veduto e cum le proprie mane toccato; e dimandatine quivi .’id Alexandro, — quale presto come bona berta contírmava. In questo giunse il conte Nicolao tutto ridente, dicendo: — Madonna, il se vòle per ogni modo servire don Ateon. — E madonna, tacendo, guardava cum venusto occhio e lieta céra il conte, menando un poco il capo, maravigliandosi cum compassione de la levatura de don Ateon; il quale, vedendola tacere, dicea: — Mò, madonna cara, voi non respondeti? Non séti voi contenta io abia questo benificio da Rofeno, il quale voglio sia de* vostri figliuoli? Faròli sempre stare una camera in ordine, aciò al tempo di pernigoni li possano venire ad ucellare. — Ed il grossolano ignorava quanto era apto quel loco de’monti alpestri per l’ucellare a’pernigoni, che non è pur bono cacciare a li ursi ed a’ porci. Alora disse madonna, vedendolo pur fermo in la sua pacia:— lo sono contenta. — E, voltandosi al protonotario, disse:—Fati ch’el sia servito don Ateon nostro. — E monsignor cum reverenzia disse : — Basta ! — E partisse da madonna; e don Ateon drieto, tutto aiegro. E, scontrando madonna Lucrezia Estense, dignissima e cara consorte