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perché le cose intese conserva e le cose cognosciute guarda. Ne Taninia intellectiva la volontá è chiamata «concupiscibile *, la quale non può operare se prima Tintellecto non opera, jicrché la volontá amare non puote o avere in odio se non quelle cose, le quale per l’intellecto glie son mostrale bone o cative che siano. Son tre generazione d’anime, cioè vegetativa, la quale è de li arbori e de le piante; sensitiva, la quale è degli animali bruti ; intelleciiva, la quale è degli animali razionali, cioè degli omini. Queste anime, essendo in diverse nature come in li arbori e ne li bruti e negli omini, senza dubio son de tre qualitá; le quale, quando vano in una natura, come nel bruto, nel quale è l’anima vegetativa e sensitiva, e ne Tomo, nel quale oltra la vegetativa e sensitiva gli è la intellectiva, è dubio se piú distincte remangono, o veramente se siano in una medesima cosa e substanzia reducte. È come s’el fusse decto: — Cicerone averá una dracma d’oro, e Socrate un’altra dracma, e Platone un’altra dracma d’oro; — che, essendo decto quelle essere avute da diversi, se intendono distincte e separate. Ma, s’el fusse decto Cicerone avere tre dracme d’oro, dubio è se distincte siano overo unite in uno sol pezzo d’oro. Ma, siano come se vogliono, pur l’anima razionale, la quale abrazza l’intellecto e la voluntade, è nobilissima de tutte l’altre, ed immortale da Dio de niente creata, beatificabile e desiderante naturalmente l’abitaculo del corpo. Sono stali alcuni li quali han decto tulle le anime nel principio del mondo essere state create e mandate poi dal cielo nei corpi, e nel descendere .gioso per le spere di pianeti avere certe qualitá contraete, secondo la natura de’ pianeti a cui se sono applicate, in modo che da Saturno abiano tristizia e lacrime, come è la natura d’epso Saturno. E, perché questo pianeto è il primo, però Tomo, incontinente nato, comincia prima a piagnere e atri.starse, e quasi tutta la infanzia sua è piena de lacrime e de pianto. La seconda etá, cioè la puerizia de Pomo, è quella de love, perché l’è piú lieta, piú dolce e piú iucunda de l’altre etá, come è la natura d’epso love. La terza etá de Tomo, cioè la adolescenzia, è de Marte, cum ciò sia che li giovenetti in quella etá sogliano ardere d’ira, de rixe e de discordie, ché cusi è la natura d’epso Marte.