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leronimo, In Iona profeta, insieme col commentatore, e le parole de la cesarla Maiestá, la quale fa el cavaliere per excellenzia persona publica e non privata, e molti altri iurisconsulti che exaltano maravigliosamente la militare dignitá, dico che, adquistandose per lo exercizio militare li imperi e li domini, che quello non se intende per li simplici cavalieri, ma per T imperatori e duci de armati. Li quali, come vòle el principe de’ filosofi, sono come l’anima nel corpo, le cui membre secundo el volere de epsa se moveno; cosí li cavalieri nel loro exercizio non se adoperano se non quanto li so’ superiori comandano e vòleno, unde tal gloria a li duci e non a loro è tribuita. E per questo dico che, essendo el doctore dicto a docendo, ed essendo virtú illustre e singularc ad insegnare ad altri, el iurisconsulto prudentemente ha voluto ch’el doctore abia, come principe e signore, dominio. La qual cosa pare ad ogni altro privato uomo denegata, non essendo spezialmente ad alcuna preeminenzia overo officio per li superiori electo e deputato: ma al doctorato non solo dignitá, ma iurisdizione ed imperio è tribuito; in modo che lustiniano, sacratissimo imperatore, questa sentenzia confirmando, l’equipera al vescovo de la citá, e Ulpiano el doctore appella «vero filosofo *, cioè amatore de sapienza, secundo la greca exposizione. Questa dignitá è de tanta preeminenzia, che alcuni sapienti uomini vòlseno che chi non fusse constituito in etá perfecta, cioè de anni venticinque, non potesse essere doctore. E hanno voluto le lege e l’imperatore, per piú celebritá de’ doctori, che li suoi figliuoli siano privilegiati, perché in loro la paterna dignitá refulge: la quale volendo per virtú di suoi studi conseguire, debbono essere gratis examinati a chi ha lo imperatore e il papa auctoritá concessa, advegna però che cusi a loro come a li altri, convene prima aver facto in luochi approbati cinque anni in rasone civile e septe in canonica almeno professione de vita, de costumi e de li studi, disponendo e dimostrando la perizia del suo ingegno, che tanto tempo non è dato al cavaliero cingerse la spada. Né ebrei ed altre sètte contrarie a la nostra fede, né profani e spuri, secondo in piú luochi parla la Scriptura divina e umana, possono questa onoranza obtenere. El doctore può