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e revercnzia in signoria el tenne, dicendo che mai non vide il piú savio né il piú facondo uomo di lui, e che meglio e cum piú veritá li alluminasse la tenebrosa mente a tanto onoralo debito. Per il che, la prima sentenzia revocando Eliseo, quello guadagno e onore fu dato ad un altro de’ servitori cari del signore, chiamato Sigripich. In questo modo dunque Eliseo campò la mala ventura, divenendo principe per essere guerzo, zoppo e gobbo, dicendo che era per il meglio, come audito avete. Ché cusi Bruschino non voleva la giocata sua robba né la vile punizione per il meglio avere, imputandolo per non cadere al gioco venuto il suo, e per avere li capuni furati. Cossi adunque, magnifici gentilomini, noi cum emandazione diremo le miserie e adversitá de Gabriele Ro- • scone esserli piú presto advenute per il suo imprudente governo che per forza de stelle o disposizione de’ fati ; advegnaché questa cosa (come prima ve nunciai) non voglia disputare, non rechedendolo el luoco, el tempo e la stasone, ché non potrebbe essere non entrassemo in predestinazione e nel nostro primo arbitrio, il che non sarebbe forse senza offuscazione de’ nostri ingegni. Unde tanto effecto ne li congrui luochi a li gran iílosofí e maestri de la sacra e vera lege lasseremo; dove, per reseccare questo profundo parlare, al modo usato entraremo in altro caso piú facile e piú piacevole, ché molto ven prego. Questa novella, inclito principe e signore mio clementissimo, non cum troppe risa fu intesa. E, sopra epsa poi che usate furono degne parole alla lepida materia rechedetrice, la brigata se levò in piedi, essendo per coricarse el sole, e dixe: — Domane, che fia capo de settimana, ce sará tempo de novellare, ancora che oggi molto bene abiamo de piacevole ed alta materia rasonato. — E cusi, partendosi cum suoni e canti e dolci e piacevoli ragionamenti, retornarono a li loro alberghi, aspettando, per seguire l’usato loro piacere, cum gran desiderio el novo giorno. El quale venuto, a tempo congruo la brigrta andò pur tlrieto al fiume de Reno, a sinistra mano verso Bologna alquanto piú che l’usato; e, trovato uno morbido luoco e frondente, acosto