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amico, elio li rispondeva per suo conforto avesse pazienzia e che pigliasse ogni cosa per il meglio; e Bruschino respondeva questo non voler fare, perché il meglio sarebbe fusse venuto piú presto il suo che quello del compagno. E cusi, ora cum questo e ora cum quello altro de la sua fortuna remaricandose, e niente guadagnando, parca che altri, come sogliono fare de’ calivi, se alegrasseno del suo male e del suo misero stato; unde questo sciagurato, essendo senza virtute e sempre de quella e de ogni buono costume inimico, e per niente senza roba vivere non potendo, incominciò a furare de le galline domesticamente, non trovando forsi altro. Di che accadeite che uno sabbato, giorno de publico mercato, legendose la sentenzia de la morte de uno ladro a la renghiera del podestá, e Bruschino essendo a udire sotto cpsa renghiera, piú presto per potere qualche cosa furare che per altro, se chinò dextrameute e tolse uno paro de capuni, che aveva da vendere una povera donna contadina, e, postoseli presto sotto el mantello, lí slongò il collo. E questo non si presto ebbe facto, che, sentendo legere in la sentenzia che quello ladro aveva robato di capuni, dixe: — Se coloro, di chi erano li capuni, li avesseno slongato il collo come ho facto a questi miei, non li sarebbeno stati furati. — E partisse. La povera donna, guardandose intorno e non vedendose li capuni suoi presso, dixe: — Oimè! sciagurata me! dove sono lí mei capuni? — E presto presto, come vòlse la disgrazia overo peccato de Bruschino, epsa dubitò fusse stato quello, per le parole aveva da lui audito; unde, subito levata in piedi, recomandò certe altre sue cose ad una sua compagna, e corseli drieto, gridando: — O giovene, o giovene, dame li mei capuni che m’hai rubati! — E d’una voce in l’altra per la piazza se li levò rumore drieto, in modo che, intorniato da la gente Bruschino e da la donna, e cognosciuto lui pur alora quelli avere furali e slongatoli el collo, fu preso e sentenziato che fusse frustato cum li capuni al collo, e non manco per derisione sua che per cxemplo d’altrui, secondo l’effecio de iustizia. E, mentre era aconcio cum la mitra in capo per essere frustato, piangea forte; e il cavaliero, di lui pietoso divenuto, il confortava ad