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mato, carissimi amanti, che fine de’ nostri amori si vile e tristo effecto producto avesse, non volemo dire ce fussemo potute indure ad amarve, ma prima cum le proprie mano ce averebbemo tolta la vita. Ma, poiché cossi è piaciuto e piace al cielo, umilmente ve pregamo e cum le brazze in croce supplichemo che, non degenerando da la nobilita del vostro sangue e da la fama del vostro virtuoso nome, vogliate avere per recomandata la nostra castitá e acceptame in luoco de pure e monde sorelle. La quale castitá avemo in tanto periculo de furtuna dedicata a Dio perpetuamente, e cossi fare ad ogni modo volemo, ché a gentilomini come voi non conviene né sta bene usare alcuno inganno o tradimento, ma opre virtuose e de laude degne. — E circa ciò seppeno in tal modo dire, pregare e persuadere, che li amánti, o fusseno da naturale virtú aiutati, o fusse pur cosi (come piú presto è da credere) voluntá de Dio, extinseno cum forte animo l’impeto e li vapori de tanta voglia. E cossi, levate via subitamente le chiavature da le brazze a le giovene, a quelle cum core sincero uno baso in megio el fronte, per ultima pace de’ loro amori, donarono. E, questo facto, senza altro dire, pieni de .stupore e maraviglia da loro se partirono, non potendose saziare ridire insieme le suave e meliflue parole de Isotta e de Cornelia. Le quale tra pochi giorni, per poter piú securamente la obligata loro castitá conservare, cum lacrime de li sconsolati parenti se fecerono monache de sancta Caterina, facendo pingere ne la sua chiesia a Milano, come ancora se può vedere, doe belle figure de damiselle cum le chiavature a le mano, genuflexe donanti a la imagine de la diva Caterina. Il che persentendo li generosi amanti, extincto l’antiquo ardore, se detteno a fama e gloria immortale, de la quale ne vive si spendido Francesco Casati, che l’Excellenzia del suo alto signore e la sua inclita patria ne stanno cum onore e grazia. Non cum riso, ma cum dolce pietá, illustrissimo principe ed excellentissimo mio signore, fu auscultata da la generosa compagnia la narrata novella. E, sopra epsa essendo per la brigata molte degne cose adducte e disputate, fu affirmato essere stato