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recevuti, cura dò sia cosa che * amore e maiestá compagnia non vòle». E cossi, l’uno e l’altro sopra tale effecto mottegpando, per templare le nobilissime donne, le quale per el dolce fine de la novella non erano senza suave letizia, uno bello giovene e morigerato e a mi de affinitá coniuncto, il nome del quale è Tadeo Mezovillano, persona liberale e de animo degno de la sua nobile nazione, dixe cum reverente maniera: — Illustre compagnia, quando ve piaza, io ve voglio brevemente una novella narrare de uno mercatante, il quale, trovandose uno mio parente in camera cum la moglie, non fu cusi pieno di gelosia e di suspetto come misser Alberto Pio. — E in questa forma dixe.