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boca e giucando seco a le brazze, come la fortuna vòlse, la donna cadde in terra, e Lentilio vincitore e triunfante, quantunque la donna mostrasse pur repugnare, colse felicemente el disiato fructo del suo lungo amore. Il che facto, se levò in piedi, guardando ad alto cum le mane a’ fianchi, e dixe: — Oh mondo fallace ! oh fortuna piú adversa che prospera! Bene è misero colui che in te pone speranza alcuna ! Chi è quello che potesse, non voglio dire cognoscere, ma pur imaginare i toi secreti? Chi averebbe creduto o pensato mai ch’io, giovene fra li altri de la nostra citade bello, compariscente, nobile e rico, e per acquistare l’amore de questa donna avendo quasi la vita ed ogni mia facultá consumato, né avendo mai ^jotuto quello nel fiore de la mia gioventute per prieghi, né per doni, né per amorusi sospiri e lamenti guadagnare, ora, divenuto rustico, misero e vechio, per un’oca (quantunca sia de la mia ultima substanzia) l’abia impensatamente aquistato? Oh tristo colui che in te giamai se fida ! — E cum queste e altre simile parole drizzando il capo e annodando per maraviglia le mane, guardò nel viso de l’amata donna e dixe: — Non è cusi, Claudia, madonna mia? Ma diteme: dove processe tanta durezza vostra? Come potesti voi soffrire che per amarvi pervenissi a tanta calamitá e miseria? La quale a mi e a tutto el mio parentato è stata de perpetua vergogna, infamia e dolore; a voi non poca crudeltá, la quale in generoso pecto albergare non suole: onde m’è stato necessario che fra le rive, prati, campagne e boschi (come el mio aspecto ve dimostra) abia menato solinga e aspra vita. — E qui, suspirosamente strengendosi, se taque. La donna, sentendose nominare e per le audite parole recognosciuto il suo antiquo amante, el quale credeva fosse morto in lontane parte, essendo passato molto tempo che de lui cosa alcuna sentito non avra, e piú de l’abito suo vile (el quale pomposo quanto altro gentilomo portare solea) maravigliandose, e giá deliberatasi a conservazione della sua fama el suo fallo emendare, sospirando pietosamente, rispose: — Se io te sono stata dura, Lentilio mio caro, non causò giá per poco amore te portasse e caro non avesse essere amata da