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beno della novella narrata da missere Ludovico cavaliero araldo, tutte furono refrancale. Onde, venuto il nuovo giorno, andata in uno altro luoco, non meno ameno e delectevole de quello del passato g^’orno, la nobile compagnia, al modo usato, graziosamente a sedere se pose. Dove una bellissima e nobii donna, de costumi, de parlare e de maniere non poco reverenda, nominata lustina, moglie de Nicolao da Gonzaga, gentilomo generoso, dixe; — Per certo el me conviene narrare una breve novelletta, la cui conclusione non parendo alle Vostre Magnifícenzie conveniente che sia narrata da donna onesta, quelle se dignaranno pigliarla in bona parte, rechedendolo el nostro solazzevole luoco. — E cosi, venustamente girando i soi begli occhi, dixe. I