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il signor, cognosciuto l’inganno ed essere discoperto quello che credeva fusse secreto, per vedere la sua consorte, da lui quanto la propria vita amata, vestita in li panni de l’amata giovene, assalito prima in la virile faza de rossore, e poi mandato fuori del suo valoroso core uno caldo sospiro, interrompendo dixe: — Madonna, pregove me perdonate, ché ve giuro, per quanto bene io voglio a l’anima mia, che quello ho facto non è stato per farve oltragio, essendo voi amata da me sopra tutte le cose del mondo, ma per non potere resistere alle forze de Amore, al quale non potendose dare lege, lega ogni mortale, e sia quanto vuole fiero e gagliardo, dove gli piace. E io a questa volta cum mio grave danno e supplicio l’ho provato, el quale, non potendo cum duro freno regere la mia sensualitá e premer dentro l’amorose fiamme, sono conducto dove me vedete; io dico afflicto in tal modo, che, se per voi me sera a questo punto negato el piacere de l’amata giovene, vedo veramente che vederete presto di me crudele e stentosa morte. — Per queste parole, divenendo la duchessa pietosa a la amorosa passione del suo signore, respose: — Ancora che grave me sia, piú che cosa alcuna de questo mondo, el compiacervi in tal cosa, unico signore mio; pur, essendo il mio core tutto acceso in far sempre ogni cosa che vi piaza e desiderando assai piú la vostra vita che la mia, son contenta che voi abiate intieramente ciò che desiderate. — E cum queste parole de quindi partcndose, retornò a la giovene, da cui ancora non se era partita la recevuta paura; e quella, de li suoi panni revestita, ornata e aconcia, prese per la mano, dicendo: — Viene meco, figliuola mia, e non avere paura. — E cusi, presentandola al suo signore, li dixe: — Ecco, signor mio caro, la giovene da vui tanto desiderata, de la quale son molto contenta prendiate quello solazo e piacere amoroso che ve piace, come quella che non morto né afflicto, ma vivo e lieto ve voglio; e cusi a sempiterno gaudio mio senza fin desidero. — E, decte queste parole, volgendo le spalle, usci fuori della camera, chiudendo l’usso. Il signore, cognosciuta per tanto effecto la excellenzia de l’animo de la sua consorte e la pietate d’essa verso lui, e ultimamente il suo