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a la vostra infinnitá averebbe facto tal provisione, che sempre de Piero Goso ve saresti ricordata. Ché molto me dole siate stata fine al presente a rechiedermi, cum ciò sia che d’alcuni giorni in qua io ho patito e patisco tante persecuzione per le mie virtú da quelli impi frati predicatori, che non ardisco usare la scienzia mia a salute de le creature de Dio, e parme tuttavia li sia decto, da chi me porta invidia del mio bene operare, ch’io biastemi e d’avere intorno come rabidi cani quii li maligni frati, che senza mangiare e bere me includano nel loro tetro ed obscuro carcere; dove non so de cui me possa fidare, considerando a la poca stabilitá e taciturnitá de le persone del mondo. Si che, madonna mia cara, perdonatime che de questa cosa impazare per niente me voglio, significandovi che non credo sia omo al mondo, se non Nestore, me avesse inducio ad uno minimo parlamento de simile materia. Pur per il suo rispecto ce son venuto, per intendere se la vostra infirmiiá se potesse per via medicinale curare, che non credo se possa, ma solamente per quella me è proibita. La quale pur farei, a dirve el vero, quando io fosse tenuto secreto; il che so che non serebbe, cognoscendo, a parlare da domestico, la instabilitá e mutabilitá de le donne. — A cui la donna, cum tremula voce e cuin le lacrime agli occhi, quasi de sua salute desperata, rispose: — Oimè! se io credesse, misser Piero mio, che la mia fortuna per la inconstanzia de alcune feminelle me privasse de questa desideratissima grazia, remanendo cum questa intollerabile infírmitá, come disperata, per uscire de tanti affanni, cum le proprie mani me occidirei; si che, per Dio, abiateme compassione e non me abandonate, e cavatiine de tante pene. — E in queste parole, revolgendose ad uno Crucifixo che era li in uno muro, dixe: — Io giuro per quel Dio conficto sopra quella croce, che mai per me de questo non se saperá cosa alcuna. — Alora missere Piero dixe: — Madonna, perdonatime. Egli è gran tempo ch’io conobbi la levitá e inconstanzia de le donne, e come sono prompte a dire e fare quello gli è proibito; né credo sia possibile trarle de sua natura: si che excusatime se io non feci el piacere vostro. — A cui la donna, per la volontá grande de la sua