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de virtú amatrice, cum degno titolo dedicata, quando in minoribus capitanio valoroso se trovò per Paulo secondo, pontifico maximo, a campo a la citá de Arimino, insiemi cum altri illustri capitane! e multi strenui omini, dimostranti la gloria del militare exercizio. Oldendo dunque io nominare questo Zoppo pictore e li compagni (legiadri compagnoni, che a la mensa de Bruno e Buffalmaco, de l’insensato Calandrino degni schernitori, sarebbono ben stati), porsi cum lieto animo le orechie ad intendere questa cosa, dicendo io a questo mio famiglio che seriosamente tutto el processo me narrasse. E1 qual, obedendo voluntiera, cossi incominciò: Patron mio, essendo stato dui anni cum uno scolaro francese, nominato misser lannes, a Bologna, uomo nobile, rico, splendido ed expenditore senza misura, e in modo che piú presto prodigo che liberale era reputato, mancando di denari (come intraviene el piú delle volte a quelli che expendino senza misura), mandò uno famiglio a casa sua per epsi ; il quale non tornando presto come dovea e come averebbe voluto, dimorava tutto saturnino, cadendo in vari pensieri che morto o rubato non fusse stato. Advenne dunque un giorno che, dolendose del sinistro portava per el tardo advenimento del famiglio cum uno misser Piero Coso, scolaro savonese, suo quotidiano compagno, uomo callido, astuto e piacevole gabatore oltra modo, li disse il dicto misser Piero che non se pigliasse affanno, cum ciò fusse che cum uno buono dixenare avea uno suo amico, che li farebbe portare un de’ suoi famigli, chiunque volesse, da li spirti per arte magica in una nocte a casa sua, e l’altra retornare sano e salvo cum denari e ciò che volesse. E predicolli tanti e tali miracoli, che Simon mago non ne fece mai la milesima parte. Unde il scolaro, occupato da la bramosa voglia de avere denari, odendo questo, credette dicesse il vero, e rispose: — Questa è una mirabile virtú e gran facenda, e piacerne assai, misser Piero mio. Ma non me fiderei de mandarli persona alcuna, anci piú presto li voglio andare io proprio in persona. — A cui respose misser Piero, che altro non desiderava: — Certo, l’è molto el meglio, perché piú securaniente farete li facti vostri che altri per vui.