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10 li domando dieci ducati, che li prestai per comprare formento. — Stando alora raisser Laurenzo sul grave e menando modestamente il capo cum savio ridere, e il notaro vedendolo, 11 dixe: —Non scrollate il capo, misser Laurenzio, ché l’è pur vero che io ve li prestai, quando per necessitá piagnevi. Voi me voleti ora pagare de questa moneta, e forse che non stati incapuciato, come fusti uno savio. — Allora misser Laurenzio, augumentando la gravitá sua, dicea: — Notale verbum, domine potestas. — Il quale, doppo molte parole, dixe: — Diceteme, domine notane, questo mantello che ha indosso misser Laurenzio, di chi è? — Messere, l’è mio — respose el notaro, — ché io gliel’ho prestato, acciò potesse venire da vui, ché non ne avea alcuno. — Allora dixe misser Laurenzio: — Che dissi io a la Vostra Magnificenzia ? Nui siamo forniti: un’altra volta vegnirò da quella, — facendoli de capucio. E, cum offerirli ciò che poteva, se ne parti, lassando garrulare il notaro col podestá. Il quale, credendo ciò che aveva audito da misser Laurenzo, se ne entrò in camera, lassando per insensato il notaro. Lui adunque, non potendo patire questa ingiuria, non restava de maledire i cieli e la sua adversa fortuna, dicendo ad alta voce: — Oh diavolo, per reavere li mei dieci ducati prestati me trovo ancora avere perduto uno mantello e facto fabula de la plebe ad un medesimo tempo ! — Per la qual cosa spesso sollicitando cum ingegno, arte e preghi missere Laurenzio glielo restituisse senza li prestati denari, e de questo avendone tanta passione e affanno che quasi ne fu per morire, alfine ne venne pietá a misser Laurenzio, dubitando ch’elio non impacisse; onde un giorno cum gran piacere li restitui li danari e il mantello, dicendoli: — Domine notarle, una altra volta non se vòle se istesso tanto estimare, ch’el non se creda ch’el compagno sapia nulla, ché, cusi come Dio ne ha creati de vari visi, ha ancora a l’umano ingegno varie virtú concesso; unde, essendo vui savio, come ve reputate, sono certo, senza piú che altro dica, me intendite. E dative pace. —