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DCLXX

AL PREDICATORE

Che cosa sia pei frati la caritá. Dapoi che la riverenza di voi. padre, mi dimanda per una sua polizza ch’io gli diflínisca che cosa è caritá, dicovi che, # secondo Pasquino, ella è una cappa fratesca, peroché l’ombra de la cui santimonia ricopre la moltitudine dei vili procreati da le ipocrite azzioni vostre.

Di casa, il 25 di marzo 1542.

DCLXXI

AL CELEBERRIMO IMBASCIATOR D’URBINO Accusa ricezione di una lettera e di cinquanta scudi mandatigli da Guidobaldo della Rovere. Messere Bartolomeo Giordani, giovane strenuo, a voi nipote per sangue e a me figliuolo in amore, mi ha contati i cinquanta scudi d’oro, di cui mi è stata larga la Eccellenza del duca. A la cara lettra e a la vera cortesia del quale risponderò come io debbo e tosto ch’io possa. Intanto ramentatevi ch’io vi sono quello isviseerato servitore e amico che sa tutto il mondo.

Di casa, il 25 di marzo 1542.