Pagina:Aretino, Pietro – Il secondo libro delle lettere, Vol. II, 1916 – BEIC 1734657.djvu/115

che cosi permise che esso facesse e non di lui, che, per non poter far altro, cosi fece. E che sia il vero, la giustizia di Padova favorisce talmente le ragioni sue, che par conversa in clemenza ; c, se nulla mancava, ci supplisce la pace offertagli da tutti i suoi aversari. Si che riconciliatevi con il garzone, il quale in virtú del dovere è difeso da le leggi e aiutato dai nimici. Or io voglio, si come dissi di sopra, che ogni colpa sia sua e che da lui nasca ogni scandi>lo. Non sapete voi che gli errori sono si propri de la gioventú, che la istessa etá gnele loda? onde quanto piú erra, tanto piú serva il decoro dei suoi andari. Ma, se ella è tutta errante sotto la custodia paterna, qual rispetto è atto a ritrarla da lo errare ne la libertá degli studi? Veramente niuna cosa può riparare al suo vivere licenzioso, avenga che la insolenzia dei tempi l’ha di maniera tolta da la modestia che la scorgeva a le scuole, che il greve peso de la maglia è successo a la grave maestá de la toga, e, invece de lo arguire ne le dispute, interviene il litigio del combattere, e sol colui pare piú ornato di dottrina che mostra in sé piú bravura, onde le spade gli son libri e i duelli comenti. Talché dovreste riputarvi felice, poiché al figlio vostro è accaduto una sol volta ciò che a quegli d’altri occorre mille fiate il di. Si che ristiluitelo appresso di voi ne la pristina grazia, ché, oltre l’avere un dottore e non un soldato, dirassi che il vostro isdegno sia stato bontá e non avarizia. E, per Dio, che vi consiglio a non patire che l’ombra di si vii còlerá, a punto in su lo allegare, aduggi i fiori de Io ingegno di si pronto, di si acuto e di si elegante spirito. Intanto la nazione toscana vi supplica, per mezzo de le mie parole, che gli rendiate il loro amico, il loro compagno e il loro idolo, e non altrimenti me ne fa instanzia che se il fine de le fatiche dei suoi dipendesse dal comerzio di lui. Ma, s’avviene che non vi piaccia perdonargli, perché egli sia vostro sangue, perché la giovanezza lo scusi, perché l’equitá il richieda, perché il fallo fu necessario e perché ognun ve ne prega, siate almen contento di accomodarmi e di trenta scudi, che bisognano per i dritti de la corte, e de la solila provisione sua, obligandovimi