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Altezza non pure è larga per volontá e per natura, ma con la mano de la natura e de la volontá ha composto una seconda liberalitade, la quale non manca dei doni, se bene per cagione degli interessi di Cristo gli prolunga.

Di Vinezia, il 5 di marzo 1539.

CDXXIX

A MESSER NICOLÒ MARTELLI Si è commosso fino alle lagrime nel rivedere i suoi caratteri. E quanto gode degli allori poetici dell’amico ! Io, fratello, avrei creduto, ne lo aprire de le carte vostre, piu tosto trovarci sottoscritto il nome di chi mai non è stato, che leggerci quello di voi, che sempre sarete. Io nel porgerci gli occhi, mi dipinse il volto di quel color pallido, che imbianca la faccia di colui che si sente abbracciare da l’amico, che tenea per morto; onde la letizia, percossa da lo improviso de lo stupore, non potendo sostenere il soverchio del tenero e del dolce, che la crea e che la move, impaurita per la novitá del caso, si converte in lagrime. Veramente io divenni tale nel comprendere di donde venivano le lettre; e ben me si può credere, sendo voi, oltre il merito de la nobiltá e de la virtú, congiunto con il mio animo di amicizia lunga e di osservanza grande. Né mi si rimproveri il parere del contrario, con la memoria ch’io non ho tenuto ne le mie opere; perché io risponderei che anco un soldato ne lo uscire de lo alogiamento dimentica talora la spada, e pur quella è la mano del suo core e il core de la sua mano. La mente mia, ne la quale vive rete finch’io vivo, ha del continuo supplito al difetto de la penna. Ella tuttavia ragiona del Martello con la mia anima, maravigliandosi de le cose che vi escono de lo ingegno con lo arguto de la invenzione, con il terso de lo stile e con il puro dei versi. Son