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CDXIV

AL SIGNOR LUCANTONIO CUFPANO DE MONTEFALCO

Gode che egli si sia trasferito in Firenze, che il duca Cosimo lo tratti bene, e del grado conferito a Stefano Colonna. Lo aviso, figliuol mio, che mi avete dato circa il ritorno dal castel vostro, mi è suto di somma consolazione, massimamente essendo ciò con la letizia che dimostrate averne ritratto. Piacemi anco lo esservi transferito con la Signoria de la vostra mogliere costi in Fiorenza; e tanto piú, quanto intendo che il duca vi dá commoditá di viverci con l’onore che meritate. E, perché i tumulti de l’armi, che si rimescolono per tutto il mondo, accennano di gran cose, mi congratulo con Sua Eccellenza del grado dignissimo concesso da lei e da Cesare al signor Stefano Colonna; imperoché la Fortuna, nei bisogni de la guerra che ci minaccia, le rende quel padre, che le tolse la Morte. Di Vinezia [agosto 1538].

CDXV

AL CAPITAN ADRIAN DA PERUGIA

Magnifici i tartufi ricevuti in dono, e quanto onore si fece con essi in una cenetta intima! Gode che l’amico sia ai servigi di Guidobaldo della Rovere. Il dono dei tartufi mi è suto di piacere e di maraviglia. Mi son compiaciuto ne la lor bellezza e maravigliato del vedergli ne la stagione che gli riarde. Certo, non si vantino quegli di Norcia né de l’Aquila di esser migliori. Ma, s’io vi