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de la milizia eterna si rallegrano, udendole cantare i gesti del suo gran padre, gli angeli godono di vederla ritornata lassuso, cosi bella, cosi pura e cosi candida come se ne paru. Ma che dico io? A voi non è morto figliuol né figlia, ché i vostri veri figliuoli non ponno morire, perché la fama, anima dei nomi, consorte del valor vostro, non partori Giovanna e gli altri, ma le vittorie e i trionfi; e sonvi nepoti le lodi e gli onori e, dopo loro, gli csserciti e i popoli da voi retti e vinti. Quegli poi, che seminaste col sangue, vi son parenti per natura e non appartengon nulla a la immortalitá vostra. Si che guardate a chi sará sempre, e non a chi dura una ora. E, quando alcun fastidio vi perturba il petto, rivolgete i pensieri vostri a voi medesimo, e consolatigli col pensare a voi stesso, e dite: — lo sono, — e, ciò dicendo, refulgerete nel proprio splendore come nume divino. E non si dubita che il solo Antonio non sia piú iddio che uomo, perché, s’egli fusse piú uomo che iddio, non si saria fatto principe di privato e immortale di mortale. E ben si sa quanta degnitade tolse ad Alessandro Tesser nato di re, e quanta ne aggiunse a Cesare il non esser disceso d’imperadore: per la qual cosa la vertú e non la fortuna lo incoronò nel modo che coronerá voi. Ed è ben dritto, da che voi avete guadagnato da voi tutto quello che è in’ voi. E perciò il fortunato Augusto dee preporre a ogni sua felicitá lo aver per divoto il buon Leva, senza i consigli e senza Tarme del quale Sua Maestá non fece mai impresa. Ma egli ne ha ben fatte molte senza quella, e ottenutele con tanto fausto, che T istorie, che ne fanno memoria, ne stupiscono non altrimenti che si stupisca ora Milano, vedendosi ritornato sotto il governo de la mansueta prudenza vostra, la quale gli acquetará qualunque infortunio per lo adielro ha patito per la iniquitá dei tempi, i quali rasserenerá con la pace universale Carlo quinto, a lo imperio del quale non si poterá prescriver fine. E, perché egli solo sa combattere c vincere, non pò essere che non ritorni carco de le spoglie di tutto l’Oriente; e, ciò seguito, cessará la stagione aspra, deporransi le guerre, apparirá la fede, la giustizia repatrierá con noi. E, perché la religione per opra de Topre cesaree si fará piú