Pagina:Aretino, Pietro – Il primo libro delle lettere, 1913 – BEIC 1733141.djvu/435

gli dai primi Spirti del mondo | [impresa del Marcolini] | con Privilegio | MDXXXXII. — La numerazione per pagine, e non per fogli. Le lettere dell’A. occupano le pp. 3-500. A piè della p. 500: «Qui finisce il primo libro de le lettre di M. Pietro Aretino. Seguita (sic) le lettre di diversi al predetto», le quali infatti vanno da p. 501 a p. 560. A piè di quest’ultima: «Il fine del primo libro de le lettre del signor Pietro Aretino con alcune de diversi al sudetto in fine aggiunte». Seguono 12 pp. innumer., contenenti la Tavola de le lettre del signor Pietro Aretino e la Tavola de le lettre scritte da diversi a messer Pietro Aretino. Indi il Registro (A... OO, «tutti sono quatterni» ( 0 ); la data: «In Vinetia per Francesco Marcolini da Forli nel MDXXXXII del mese d’agosto»; e sull’ultima pagina un ritratto dell’A. (diverso da tutti quelli precedentemente elencati), visto di tre quarti a sinistra e senza alcuna leggenda. — Caratteri italici, ma di tipo diverso da quelli usati nella MS. 30 righe per pagina. Misura della pagina compresi i margini, mm, i53‘^<xoo. Giustifica della stampa, mm. 132x75. Enumerare qui minutamente le varianti di pensiero, che presenta la „!/•* rispetto alla A/ 1 , è inutile, perché il lettore potrá agevolmente desumerle dalle note apposte qua e lá al testo dato nella presente edizione. Giova invece osservare che codeste varianti furono per lo piú dettate da ragioni d’indole pratica, e assai raramente da motivi letterari. Considerazioni, infatti, tutt’altro che letterarie indussero l’A. a metter mano: a) alle lettere oli, clvii, ci.xvi, cci.xxxi, cclxxxiii-jv, cccxv, cccxxili, ritoccate o soppresse a causa della sua rottura coi due Franco: b) alle lett. cxxvi, ccxiv, cci.xx, cclxxxi, cccvii, ritoccate a causa dell’odio da lui concepito contro Giannantonio Serena, il marito della bella Angela; c) alle lettere cxciecccm, ritoccata l’una, soppressa l’altra, a causa della sua rottura con la madre della Pierina Ricci, la Manetta Ricci, la quale nel 1538 gli aveva fatto intentare, a quel che si dice, un processo, poi messo a tacere, per sodomia e bestemmia ( 3 >; (1) Si badi, per altro, come d’altronde fu giá notato dal Casali, p. 140 sg., ohe la segnatura dei fogli è sbagliata, perché da LL. si salta a NN. (2) Ciò almeno è asserito nella Vita deir A. del pseudo Berni, edi*. Daelli, p. 100, e vi accenna anche il Franco nei suoi sonetti antearetincschi. Cfr. sulla questione Lezio, L’A. e il Fr., p. 247 sgg. e Bkrtani, op. cit., p. 150 sgg. 11 Salza, loc.