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424 NOTA la seconda ipotesi, giacché quindici fogli in-8 piccolo (quanti ne restano, togliendone uno pel frontespizio) non mi pare che possano contenere maggior numero di lettere di quante nei medesimi quindici fogli (f. 21 r £-226 a) se ne danno nella Padovano 2 . — Ora codesto opuscoletto non è una prova evidente che la Padovano* sia una vera e propria ristampa, e non quella raffazzonatura che crede il Casali? Come infatti spiegare la coesistenza di quello e di questa se non con l’ipotesi che il Padovano, per ismaltire piú facilmente gli esemplari invenduti della sua prima edizione, li avesse «messi al corrente», aggiungendo loro in fine l’opuscolo avanti citato (che nell’esemplare veduto dal Mazzuchelli è rilegato per l’appunto in séguito alla Padovano 1 ); salvo poi, esauriti anche quelli, a ristampare tutto il libro daccapo? 4. Ultima ristampa dellaTlf 4 , non conosciuta dai vecchi bibliografi salvo che dal Mazzuchelli (1), ma menzionata dal Casali (*) e dal Luzio ( 3 ), è quella uscita «in Venetia per Alvvise Tortis, del mese di Februario MDXXXIX». Non sono riuscito a vedere nessuno dei tre esemplari, che, a quanto io sappia, ne esistono ancora: uno nella Biblioteca civica di Padova, l’altro nell’Imperiale di Vienna, il terzo (proveniente dalla biblioteca parigina degli agostiniani scalzi) nella Nazionale di Parigi. Simile quasi in tutto alla RofHnelli* e alla Padovano 4 , ne differisce soltanto pel ritratto dell’A., visto di tre quarti a destra e senza alcuna leggenda, e pel numero delle carte (224, ripartite in fogli numerati da A a FF, tutti quaderni, tranne l’ultimo che è duerno) U). III. Non resta a discorrere se non della terza edizione marcoliniana [Af J ], l’ultima fatta in vita dell’A. Conosciuta dai bibliografi assai meglio della M l e della A/ 2 , è, per altro, oggi diventata forse ancora piú rara di queste. Io, almeno, non ne conosco se non l’esemplare che si conserva nella Marciana di Venezia ( 5 ). Frontespizio: Del primo | lidro de le lettere di | M. Pietro Aretino. | Editione seconda ( 6 ) .Con giunta de lettere XXXXI 1 II. Scritte- (1) Ma non nella Vita dí P. A., si bene negli Scrittori d’Italia, ad v. Aretino (а) Op. e loc. cit. (3) L’A. e il Fr., p. 246». (4) Anche queste notizie debbo alla cortesia dell’Auvray. (5) Ringrazio il chiarissimo doti. Lodovico FraU, che cortesemente me l’ha inviato in prestito. (б) Seconda, appunto perché non era computata la 4 /*, conforme alla Mi.