Pagina:Aretino, Pietro – Il primo libro delle lettere, 1913 – BEIC 1733141.djvu/421

è un frontespizio, inquadrato in un fregio assai ricco, rappresentante la facciata d’un tempio, e cosi concepito: De le lettere ni M. Pietro | Aretino | Libro primo. Sotto, un grande ritratto dell’A. visto di tre quarti a destra (0, e senza alcuna leggenda. A piè di pagina: Con previlegii. —Al f. ir. numer., la dedica al duca d’Urbino; al fol. ni, quasi seconda dedica, preceduta ancora una volta dall’intestazione: Libro primo e priva di data, la lettera ad Andrea Gritti [n° xx della presente ediz.]; indi, fino al foglio cui b, tutte le altre lettere contenute in questo volume, disposte nell’ordine che segue: ii-xix, xxi-xxx, xxxii, xxxi, xxxiii-lxviii, LXX-CLXXX, CLXXXIt, CLXXXI CLXXXIIIV, CXCI, CXCIII-V, CLXXXVI- VII, CLXXXIX, CXC, CLXXXVIII, CXCII, CCI, CXCVI-CC, CCII-CCLXXVII, CCLXXX, CCLXXXII, CCLXXVIII-IX, CCLXXXIII, CCLXXXI, CCLXXXI V- VIII, CCXC-CCCVII, CCCXV-XX, CCLXXXIX, CCCXXI-IV, CCCXII-IV, cccviii, lxix, cccix-xi. Nelle intestazioni delle lettere ricorre anche il nome dell’A., quasi sempre preposto al nome del destinatario e, soltanto quando la lettera sia diretta a personaggi ragguardevolissimi (papi, imperatore, re, principi regnanti e cardinali), posposto. A piedi d’ogni lettera, dopo la data (tutta in numeri romani), la lírma per esteso. — Ai fi’, cui d-cim a: Correttione degli errori; a f. cui b è ripetuta senza data la lett. cliv; indi: Impresso in Vinetia per Francesco | Marcolini da Forti, apresso a la Chiesa de la Ternkta, Ne lAnno del Signore MDXXXVI 1 I. | Il mese di Genaro. | Con gratia [impresa del Marcolini, col motto: Veritas filia temporis] e previlegi. In ultimo: Registro de lopera | A B C... Z AA I 3 B CC [figura d’una foglia d’uva] | Tutti sono duerni ecetto la foglia che [ch’è] simplice. Caratteri italici o aldini (cioè corsivo, con tendenza all’elzeviro). 43 righe per pagina. Dimensione delle pagine coi margini (entrambi gli esemplari sono rilegati e ritagliati), mm. 306 x 207. Giustifica della stampa, mm. 235 x 142. Tanto l’esemplare fiorentino quanto il pisano hanno postille. Nel primo è segnato accanto a ciascuna lettera, in caratteri cinquecenteschi e con inchiostro assai sbiadito, il numero d’ordine (in cifre (i) Da questo ritratto è preso quello dato dal Mazzuchelli a principio della sua Vita di P, A. — Sui vari ritratti dell’A., compreso quello riprodotto a principio del presente voi., cfr., oltre che il Luzio, P. A. a Veu., p. 12, anche due articoli, di Corrado Ricci e del medesimo Luzio, nel Marzocco del 9 e 16 luglio 1905.