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suoi principi venerabili. Il vostro essempio le restituisce il suo casto, il suo semplice e il suo umile. Il vostro essempio la riveste de la sua caritá, de la sua giustizia e de la sua misericordia. Il vostro essempio le consegna il suo vero, il suo zelo è il suo sincero. Ella riconosce da voi quegli ordini, quegli uffici e quelle orazioni con cui soleva militare, quando gli osservatori di lei si sforzavano d’arricchir se stessi de la sua povertadc, e, come buoni pastori, guardavano le lor pecore da la scabbia e dal fascino degli eretici, i quali, afflando tosco e sputando rabbia, le fan perire. Essi le correggevano con la verga de la fede, dilettandole al suono de l’evangelo, ricovrandole a l’ombra del nome di Cristo, togliendogli la sete e la fame al fonte de le sue grazie e nei prati dei suoi precetti; e, ciò facendo, il suo culto per il mondo universo gli drizzò altari e porse di quei sacrifici, che ora gli porge l’essempio che avete posto inanzi ai famigliar! de la religion ch’io dico. Voi gli insegnate a purificar le menti e a temprar le voglie e a quetar gli animi ; talché il voler divino, trasformatosi in voi, appar cardinale. Egli opera ed essequisce in vece vostra tutte le cose che s’appartengono a chi per cosi fatta via divien tale. Ed, essendo cosi, i miseri vertuosi, caduti per la necessitá in ogni parte, sperano di rilevarsi, e, con la pietá del mezzo vostro, ottenere da l’ottimo pontefice il pane. E, ottenendolo, sarete cagione che i loro spiriti daranno il fiato a le trombe de le Scritture sacre, non sonando piú i corni degli altrui difetti con la voce de la disperazione. Quanti miracoli si vedrá uscir di questo ingegno e di quello intelletto, dandosigli non i vescovadi, che altri giá diede a persone prive di costumi, di nobiltá e di dottrina, ma un ricetto onesto e una sobria conimoditá, per via de la quale si possa e studiare e onorare Iddio con le fatiche studiate! Ma qual ufficio potete far piú pio, che mover Sua Santitade a porger la mano agli ottimi e ai saputi, calcati dai piè e de la malizia e de l’ignoranza? Ne son negli spazzi, negli spedali, ne le stalle, a le staffe e intorno a le reliquie avanzate a la crapula degli ingiusti. E perché non levar le croci e i piombi ai barbieri e ai sarti, ornandone i litterati? perché non dare a loro? perché non aiutar loro? e perché non