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44 delle feste e dei giuochi

memoria del fatto, dovesse ogni anno recarsi alla chiesa di santa Tecla (poscia detta di santo Agostino) un palio e certa quantità di cera nel dì sacro agli apostoli Simone e Giuda1. Simile offerta fu pure statuito che dovesse farsi alla chiesa stessa, in onore della medesima santa, il 23 di settembre, a perpetua ricordanza della elevazione di Simone Boccanegra al dogato.

Ma l’offerta de’ palii si praticò eziandio con altre cerimonie religiose in rendimento di grazie per conseguite vittorie; come a dire di quelle ottenute sui Veneti da Lamba D’Oria a Scurzola (1298), da Pagano D’Oria alla Sapienza (1354), da Luciano D’Oria a Pola (1379), dove egli gloriosamente finì la vita, e della conquista di Cipro strenuamente operata da Piero Fregoso (1375). Nè di tali imprese era forse che si mancasse di dare ai capitani rimunerazione condegna; la quale d’ordinario consisteva nella esenzione dalle pubbliche gravezze, nel dono di una casa, ovvero anche nel suo valsente in denaro2. Si praticò del pari tal costumanza nelle lotte

  1. Precisamente in quel giorno era accaduta l’elezione dei Capitani.
  2. Il palazzo donato a Lamba sorge tuttora di fronte alla chiesa di San Matteo dei D’Oria; e sul prospetto dell’uno e dell’altro edificio, ricorrono iscrizioni commemorative del fatto. Quello di Pagano poi, che è sito a breve distanza. fu istoriato con eccellenti pitture verso i principii del secolo XVI; e nel riparto dove raffigurasi la battaglia della Sapienza è questa epigrafe:

    insigni . capitaneo . ac . ge-
    neroso . militi . d . pagan
    (o)
    avrie . vitoria . felicI . p(opuli)
    ianvensis . imortalis . memori(a)

    Piero Pregoso ebbe a sua volta in dono un grandioso palazzo che il Comune avea fatto ricostruire nel 1368 presso la chiesa di San Michele sovra il borgo di San Tommaso, onorandolo di pitture ed abbellendolo di giardini e fontane marmoree; e che fu poscia atterrato nel 1340 per le opere della penultima cinta murale.

    Finalmente, per la vittoria di Pola, fu eretto nella chiesa di San Giorgio un altare in onore di San Giovanni evangelista, con obbligo di un palio