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274 rassegna bibliografica

di re Carlo in Capua (e da esso re approvato nel marzo del L267), dello somme che il detto Angelo aveva riscosse e pagate, per mandato di Manfredi Maletta già camarlingo di re Manfredi, nelle province di Principato, Terra di Lavoro e Abruzzo, dal primo di settembre 1265 al 25 febbraio successivo. Sono notate in questo documento distintamente tutte le partite d’entrata e d’uscita, in denaro, vettovaglie, armi, bestie e altre cose; e ne risulta in somma un disavanzo, a favore del percettore, di centoventisei once d’oro, otto tarì e diciannove grani: e da questo si può intendere in che povere condizioni re Carlo trovasse il pubblico erario. E però si sforzò di ricercare e di esigere, quanti più potè, i residui dei crediti dello stato del tempo di Manfredi: cosi, ai 6 di gennaio 1267, commise a tre suoi ufficiali di riscuotere tutto il denaro rimasto nelle mani dei collettori e percettori del fu Manfredi olim principis tarantini, nel giustizierato degli Abruzzi, nell’anno della nona indizione, cioè dal primo di settembre 1265 al primo di settembre 1266 (I, 84)1. E due giorni appresso scrisse a Folco di Poggio Riccardo, giustiziere in Sicilia, di prestare aiuto a maestro Pietro de Manchevilla cherieo, incaricato dal re di riscuotere dai sindaci dei comuni di Sicilia e di Calabria gli arretrati che essi dovevano, in non modica pecunie quantitate, a Orlando d’Amico, per la gabella della zecca di Messina, amministrata da esso Orlando negli anni della VI, VII e VIII indizione, cioè del 1.° settembre 1262 al 1.° settembre 1265 (I, 86)2. Di gravezze nuovamente

  1. Nota il Del Giudice (tomo I, Pref., a pag. xxv), che i registri " della cancelleria angioina di Napoli comprendevano per lo più un intero anno secondo l’indizione costantinopolitana, cioè dal l.o di settembre di un anno al 1.° di settembre dell’altro anno. Imperocchè, quantunque nelle carte di cancelleria sovrana degli Angioini presso che sempre non si nota che l’anno volgare a circumeisione (non trovandosi quasi nessun diploma segnato coll’anno pisano o fiorentino), pur tuttavia l’anno civile, per dir cosi, cominciava dall’indizione; e quindi i conti dei giustizieri, erarii. ed altri ufficiali, davansi dal l.o settembre in poi, le gabelle dal l.° settembre di ciascun anno si esigevano, e dal 1.° settembre s’iniziavano i pagamenti coi mandati del re e dei grandi dignitari dello stato».
  2. Vogliamo pure citare i due seguenti documenti, relativi a riscossioni di crediti: - 1266, dicembre 17. Il re costituisce due procuratori a ri-