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Memoriale di Paolo dello Mastro 95

in Sto Pietro; e per la granne moltitudine che c’era non se potea sobenire per le mole e per li forni; concedea ad ogni persona che era venuto per l’indulgentia, che sse trovava confesso e contrito et avea fatti tre dii dello perdono, havesse la integra persuoltoria quanto che se havesse fatto tutto lo perdono; e questa granne gente duravo dallo die de Natale per tutto lo mese de gennaro, e poi restatte che non ce ne veniva quasi persona, tale che li nustrianti tutti stavano malcontenti e parea a ciascuno esser desfatto, e stettero così per infìno a mezza quaresima; poi cominciò a revenire, e venne tanta gente che per tutte le vigne stavano a dormire, perchè era lo tempo buono. Et essenno nella settimana santa intravenne molte volte nella salita dello ponte che, tra quelli che reveniano da Sto Pietro e quelli che givano, era tamanta la folla che durava a doi et a tre ora di notte, tale che bisognava che li fanti dello Castiello uscissero fuori con molti giovini de Ponte, et io Pavolo ce fui più volte insiemi coll’altri colli bastoni in mano a sfollare la gente, altrimence serriano perite molte persone; e perchè la folla era granne e durava assai e la notte lence1 facea, remanevano a dormine per li porticali e per le banche li poveri romieri; e chi aveva perduto patre ed i fìgli e chi compagni, e così givano sperduti e chiamanno l’uno l’altro, che era uno pecchato a vederli; e questo duravo per infino Assientionin 1 di maio. Poi la gente restette, perchè in Roma venne una granne morìa e morì molta gente et molti di questi romieri, et moriero tali che tutti li spidali, chiesie, onne cosa era pieno tra malati e muorti, e cascavano morci per le strade come cani, tra l’ario che era infetto et essi che veniano a granne desdacion 2 abrusciati dalla calla e dalla polve; ce ne moriero tanti che fu uno abisso, e per tutte queste strade e per Toscana e per Lumardia e da ogni canto non si vedeano se non fossi de muorti, et erano de quelli che sse li trovava de molti denari adosso e nolli valeano, perchè non poteano esser veduti, e moriano come cani. Poi fatta Ascentionin 3 si partì lo papa colla corte de Roma per la morìa, et annavo a Fabriano, e puse una bulla che qualunque romiero verrà per lo perdono e faceanne cinque dii, voleva che havesse tutta la perdonanza, e questo volea che durasse per tutto lo mese di set-

  1. BFHl ascensione; CDF' alla settimana
  2. B desaci; CDFF' disagi; H disasri
  3. BCDEFF’HI le stattioni
  1. La lezione del codice è chiara, ma non sono arrivato a comprendere che cosa significhi questa parola. Forse è da correggere: «li non ci facea», cioè anche di notte le vie erano piene di gente.