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guardar tariffe o altro: v. a. convenire, pattuire. || Conformarsi, rassegnarsi. || cci strasattirria, vale, mi contenterei che fosse così, e si dice di cosa che si tema avvenga d’altro modo. P. pass. strasattatu: convenuto, pattuito.

Strasattu. s. m. Il convenire: convenzione, patto. || a strasattu, si dice di lavoro preso a prezzo fermo: a cottimo.

Strascicari. v. intr. Esser pendente fin a terra: strascicare. || att. Strascinare: strascicare. P. pass. strascicatu: strascicato.

Strascicu. s. m. L’atto dello strascicare: stràscico. || Parte di checchessia che si strascica per terra: strascico. || parrari cu lu strascicu, di chi o allunga troppo le vocali o ribatte le sillabe o replica le parole in fine: favellare collo strascico.

Strascicuni (A. avv. A maniera di strascinamento: strasciconi.

Stràscina. s. f. Scarpa che si strascica: scarpa a ciabatta (An. Cat.).

Strascinamentu. s. m. Lo strascinare: strascinamento.

Strascinari. v. a. Tirarsi dietro una cosa senza sollevarla da terra: strascinare. || a strascinari. V. stranghiari. || rifl. a. Andare strasciconi e a stento: strascinarsi. P. pres. strascinanti: strascinante. P. pass. strascinatu: strascinato.

Strascinata, Strascinatina. s. f. Lo strascinare: strascinatura.

Strascinatissimu. add. sup. Da strascinatu (Mort.).

Strascinatizzu. add. Sciatto, scomposto, sconcio negli abiti e nella persona: sciattone, strappone.

Strascinatuni. accr. di strascinatu, nel senso di trascurato.

Stràscinu. s. m. Strascinamento e il rumore che si fa trascinando: strascinìo. || V. strascicu. || Per catuniu V.

Strascìnu. s. m. Sorta di rete da quaglie: strascìno.

Strascinuni. V. strascicuni. || V. anco scarcagnuni. || dari la lingua a strascinuni, penitenza che dànno i confessori, di strascinare la lingua per terra: dar le croci in terra. || stari cu la lingua a strascinuni appressu ad unu, stare sottomesso ad alcuno.

Strasèntiri. v. intr. Non bene intendere, intendere al contrario: frantèndere. || Sentire fortemente, vivamente: strasentire. P. pass. strasintutu: franteso. || Strasentito.

Strasiccari. v. intr. Oltremodo seccarsi, inaridirsi, il seccarsi immaturamente delle biade per eccesso di calore: arrabbiare, alidire (Pal. Voc. Met.) || e chi è lavuri ca strasicca? dicesi a chi non voglia aspettare, e sia importuno senza ragione. P. pass. strasiccatu: arrabbiato, alidito.

Strasiccu. add. Oltremodo secco. || Alidito, arrabbiato, dicesi delle biade seccate per troppo calore. || Oltremodo magro.

Strasiculari. v. intr. Oltremodo maravigliarsi, trasecolare: strasecolare.

Strasinnatu. add. Privo di senno: dissennato. || Di chi per troppa età ha perduto il senno: rimbambito.

Strasordinàriu. add. Straordinario: strasordinario (poco usato).

Strasubbissari. accr. di subbissari V.

Strasudari. v. intr. Sudare assai: trasudare.

Strasurdinariamenti. avv. Straordinariamente: strasordinariamente (poco usato).

Strata. s. f. Spazio di terreno, spianato, preparato per passarvi su andando da luogo a luogo: strada. || La condotta della vita: strada. || Modo, mezzo che altri tiene per giungere a qualche fine: strada. || – mastra, la principale: strada maestra. || – battuta, quella per dove passa sempre della gente: battuta. Contrario della così detta sularina. || – di lu paraddisu, fig. il retto operare: strada del cielo. || – carruzzabbili, per dove possan passare le carrozze: strada carrozzabile. || – ferrata, quella colle guide di ferro per dove passa il convoglio: strada ferrata. || – cuverta, T. mil. strada intorno al fosso, difesa da parapetto: strada coperta. mittirisi a la strata, essere indirizzato in checchessia: mettersi per la strada || strata di mmenzu, fig., il mezzo fra due partiti estremi: via di mezzo. || bona o mala strata, retto o pravo operare: buona o cattiva strada. || fari strata, andare avanti, mostrare la via: fare strada o la strada. || farisi la strata, fig., introdursi, inviarsi per conseguire un fine: farsi strada. || ’nzirtari la strata, fig., indovinare: dar nel segno. || mettiri la strata ’nta li pedi, mettersi in cammino: mettersi la via tra’ piedi. || tintari tutti li strati, non lasciar mezzo intentato. || battiri la strata, dicesi della forza armata che percorra la strada per guardarla: battere la strada. || dari ’na strata, fig., offerire i mezzi per agevolare alcuno: fare strada, lastricare la strada. || di ’mmenzu la strata, si dice di chi è ozioso, povero, senza nè arte nè parte: di per la strada. || strata chi nun spunta: via cieca, via mozza. || lassari ’m menzu d’una strata, abbandonare: lasciare nel mezzo d’una strada. || essiri, mannari ecc. ’m menzu la strata, rovinare uno senza che egli abbia più dove rivolgersi: essere, mettere in mezzo di strada o sulla strada. || Prov. cu’ nun voli la strata bona haja la mala, chi non vuol il bene s’abbia il male. || la strata di ’m menzu è cchiù sicura, è chiaro. || la mala strata nun finisci mai, al peggio non v’è fine, non si dice mai ho fatto abbastanza del male (A. V. ital. strata. Latini).

Strataggemma. s. m. e f. Inganno, astuzia di guerra per sorprendere il nemico: stratagemma,

Stratagghiari. v. a. Tagliare all’intorno e al di fuori: ritosolare (Fanf. Voci ecc. d. parlare fiorent.). || Ritagliare sul ricamo, sul disegno acciò l’estremità del panno ecc. finisca col disegno: smerlare. || Oltremodo tagliare: stratagliare. || Far tagliuzzi per ornamento o per altro in un vestito, in un panno ecc.: frastagliare. || rifl. pass. Dicesi dei panni che conservati o mal piegati si sfilacciano: sfrangiarsi, recidersi P. pass. stratagghiatu: ritosolato. || Smerlato. || Frastagliato. || Sfrangiato.

Stratagghiu. s. m. Guarnizione per adornare vesti, arnesi ecc.: fregio, smerlo, frastaglio. || Per fersa V.