Pagina:Antonino Traina - Nuovo vocabolario siciliano-italiano.pdf/998

STR — 980 — STR


tale ordine di cose o di persone: estràneo. || Non congiunto, nè consanguineo: estraneo. || Prov. a la to casa straniu nun trasa, pare inospitale, ma significa ne’ tuoi segreti domestici non v’entri alcuno che non abbia interessi medesimi: non ricever la rondine sotto il tetto. || straniu straniatu si nun ti gabba si’ gabbatu: chi ama il forestiere, in capo al mese monta il cavallo e se ne va al paese, dice non innamorarsi di forestieri.

Straniuliddu. dim. di straniu.

Straniunazzu. pegg. di straniuni.

Straniuni. accr. di straniu. || Trascurato, quasi nemico della famiglia. || Stranaccio.

Stranizza. s. f. Maltrattamento, angherìa: stranezza.

Stranizzari. V. maravigghiari.

Strantuliari. v. a. Scuotere, urtare in qua e in là, far scossa: scossare, abbatacchiare. P. pass. strantuliatu: scossato.

Strantuliata. s. f. Scossa subita e violenta: stratìa.

Strantulìu, Strantuliuni, Strantuluni. s. m. Grande e violenta scossa: strattone.

Stranu. add. Nuovo, inusitato, stravagante, strano. || Ruvido, scortese: strano. Sup. stranissimu: stranissimo.

Stranuliddu. dim. Stranetto.

Stranutari. v. intr. Mandar fuori lo starnuto: starnutire, starnutare, stranutare. || met. Dire le cose senza riguardo, e spiattellatamente: sborrare. || Dir villanie: svillaneggiare. || Far la voce del tacchino: sgargugliare (Fanf. Voc. d. u. Tosc.). P. pass. stranutatu: starnutato. || Sborrato. || Sgorgugliato.

Stranutata. s. f. Lo starnutare: starnutamento.

Stranuteddu. s. m. Lieve starnuto.

Stranuttarisi. v. intr. pron. Vegliar la notte.

Stranuttatu. add. Che ha vegliato la notte. Sup. stranuttatissimu.

Stranuttatuni. accr. di stranuttatu.

Stranutu. s. m. Moto subitaneo e convulsivo che spinge l’aria del petto con violenza e con istrepito: starnuto, stranuto. || La voce del tacchino.

Stranuzzatu, add. Fuor di sè: dissennato.

Straordinariamenti. avv. Con modo straordinario: straordinariamente.

Straordinarietà. s. f. Qualità e stato di ciò che è straordinario: straordinarietà.

Straordinàriu. s. m. Corriere che non ha giorno determinato a portar le lettere: straordinario.

Straordinàriu. s. m. Non ordinario, fuor dell’ordinario: straordinario. || Smisurato: straordinario. Sup. straordinariissimu: straordinariissimo.

Strapagari. v. a. Pagar oltre al convenevole: strapagare. P. pass. strapagatu: strapagato.

Strapazzamentu. s. m. L’atto e l’effetto dello strapazzare: strapazzamento.

Strapazzari. v. a. Far poco conto di checchessia: strapazzare. || Maltrattare: strapazzare. || – un cavaddu, affaticarlo senza discrezione: strapazzar un cavallo. || rifl. a. Affaticarsi troppo: strapazzarsi. || Aver poco cura della propria salute: strapazzarsi.

Strapazzata. s. f. Acerbo rimprovero: strapazzata.

Strapazzatamenti. avv. Con istrapazzo: strapazzatamente.

Strapazzateddu. dim. di strapazzatu.

Strapazzatu. add. Da strapazzare: strapazzato. || vita strapazzata, in continue fatiche: vita strapazzata. || Aggiunto di lavoro fatto strapazzatamente: acciabattato. Sup. strapazzatissimu: strapazzatissimo.

Strapazzaturi –trici. verb. Chi o che strapazza: strapazzatore –trice.

Strapazzeddu. dim. di strapazzu.

Strapazzu. s. m. Scherno, strazio: strapazzo. || Lo strapazzarsi, l’aver poco cura della propria salute: strapazzo. || cosa di strapazzu, da servirsene senza rispetto: cosa da strapazzo.

Strapazzuni, accr. di strapazzu.

Strapazzusamenti. avv. In modo strapazzoso: strapazzosamente.

Strapazzuseddu. dim. di strapazzusu.

Strapazzusu. add. Detto di uomo, trascurato, abborraccione: strapazzone, strapazzoso. || Che dà strapazzo: strapazzone.

Strapèrdiri. v. intr. Perdere assaissimo: strapèrdere. || V. in pèrdiri il prov.

Strapilari. v. intr. Versar sudore in copia: trasudare. || Scappar un liquido per le fessure del vaso: trapelare.

Strapilatu. add. Da trapilare: trasudato. || Trapelato. || Che ha pochi peli: spelacchiato.

Straportu. V. trasportu.

Strappabbili. add. Che si può strappare: strappabile.

Strappamentu. s. m. Lo strappare: strappamento.

Strappari. v. a. Levar via con violenza, spiccare, lacerare: strappare. || Ottenere per forza o per astuzia: strappare. P. pass. strappatu: strappato.

Strappata. s. f. Lo strappare: strappata. || Tratto di fune che si dava per tormentare un delinquente: strappata. || – di brigghia, tratto violento di essa: strappata di briglia.

Strappatedda. dim. di strappata: strappatella.

Straprigari. v. a. Pregar caldissimamente: strapregare. P. pass. straprigatu: strapregato.

Strapuntu. s. m. Spezie di materassa: strapunto. || (Pasq.) Dispiacere, sventura.

Strapuntinu. dim. di strapuntu, materassino: strapuntino.

Strapurtari. V. traspurtari.

Strarricchiri. v. a. e intr. Fare o diventare ricchissimo: straricchire. P. pass. strarriccutu: straricchito.

Strarriccu, add. Ricco oltremodo: straricco.

Strarripari. v. intr. Traboccare fuori la riva, e met. uscire fuori argomento: straripare.

Strasannatu. add. Trascurato, abbandonato: trasandato. || Vecchio molto: decrepito.

Strasapiri. v. a. Sapere a soprabbondanza: strasapere. P. pass. strasaputu: strasaputo.

Strasatta (A la. posto avv. Improvvisamente: alla sprovveduta.

Strasattari. v. a. (Pasq.) Liberar un podere da servitù: trasattare. || Più comunemente vale, fissare d’accordo il prezzo di checchessia senza