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STE — 972 — STI


Steriliri. v. a. Rendere sterile: sterilire. || intr. Diventare sterile: sterilire. P. pass. sterilitu: sterilito.

Sterilità. s. f. Contrario di fecondità e di fertilità: sterilità, sterilitade, sterilitate. || Pochezza, scarsezza: sterilità.

Sterilizza. s. f. Sterilità: sterilezza.

Sterilmenti. avv. Con sterilità: sterilmente. || fig. Con poco frutto: sterilemente.

Sterlìniu. s. m. Sperimento scrupoloso, esame: prova. || Conto. Onde tirarisi lu sterliniu, farsi i conti. || fari lu sterliniu, far la prova delle monete, dar loro il titolo: saggiare || fig. Esaminare diligentemente e accuratamente, analizzare.

Sterlinu. Aggiunto di lira, moneta inglese del valore di 25 lire italiane: sterlina.

Sterminari, V. esterminari.

Stermìniu. V. esterminiu.

Sterna. Accorciativo di cisterna V. (in Catania).

Sternu. V. sterili. || vecchiu sternu, vecchione.

Sterru. s. m. Lo sterrare, sterramento: sterro. || La materia cavata nello sterrare: sterro. || Pezzi di calcina secca, nelle rovine di muraglie: calcinaccio. || Terreno simile alla rena o misto di rena: renaccio. || Roccia ridotta in pietrucce o roccia terrosa delle miniere di zolfi. || Rottami di fabbrica diruta: macèrie. || Idiotismo per sterili V.

Stèssiri. v. a. Contrario di tessere, disfar il tessuto: stessere. P. pass. stissutu: stessuto.

Stessu. pron. L’identica persona, è più di medesimo: stesso. || add. Stesso. Sup. stessissimu: stessissimo.

Stestè. s. m. Voce fanciullesca, sinonimo di asinello. || Per ingiuria detto ad uomo, stupido: buacciolo, ciuco.

Stiavucca. V. tuvagghia (da stujari e vucca).

Stiavucchedda. dim. di stiavucca.

Stibbiatu. add. Di medicamento in cui entri dello stibiato.

Stibbiu. s. m. Antimonio: stìbio.

Sticca. s. f. Pezzo di legno propriamente piano: stecca. || Legnetta di cui si servono i calzolai per lustrare e perfezionare la suola delle scarpe: stecca, lisciapiante. || Strisce di osso di balena o altro, che si mettono nel busto delle donne: stecca. || Arnese da piegare, tagliar fogli, e simile: stecca. || Arnese di legno, lungo e rastremato, che serve a giocar al bigliardo: stecca. || Spezie di coltello d’avorio per istaccar dal vaso la crema (An. Cat.). || – di la serra. V. sticchetta. || stari comu ’na sticca ’ntall’occhi, dar noja, dar fastidio molto. || mittirisi a sticchi e nnicchi, star in ostinata contesa, non andar mai d’accordo: star punta a punta.

Sticcadenti. V. palicu (Pasq.).

Sticcata. s. f. Colpo di stecca: steccata. || Per stuccata V. || Per scurnata V.

Sticcatedda. dim. di sticcata.

Sticcatu. s. m. Riparo dell’esercito, o delle città, fatto di legname: steccato. || Riparo o spartimento fatto per impedire di passare, o di muoversi disordinatamente la gente: stecconata (Tomm. D.). || Piazza o luogo chiuso per giostre o simile: steccato. || Chiusura di stecconi: steccato.

Sticcatuna. accr. di sticcata.

Sticcazza. pegg. di sticca: steccaccia.

Sticchetta. dim. di sticca: stecchetta. || Quella con cui i calzolai lustran le suola delle scarpe: liscetto, lisciapiantino (in Firenze). || Fascia per uso di stringere: strettoja. || – di la serra, quello stecco dietro la sega, che tiene la corda tesa, mercè il suo rattorcirsi: nòttola (Car. Voc. Met.). || Piccole stecche del busto da donne: stecchine.

Sticchettu. s. m. Secco, sottile, appuntato: stecchetto.

Sticchi-e-nicchi. V. in sticca.

Sticchiari. v. intr. Il resistere che fa il cavallo alla voglia di chi lo guida: ricalcitrare. || V. attirantari. || Giocar al bigliardo senza però indicar a qual gioco, così a caso colle stecche. || sticchïarisi, indugiare, perder tempo: dondolarsela. E per sdolcinarsi. || Partire (Muse sic.).

Sticchicedda. V. sticchetta.

Sticchiceddu. dim. di sticchiu. || Fichina.

Sticchiettu. V. sticchiceddu. || met. Avvilitivo di uomo piccolo ecc.: scazzatello.

Sticchiggiarisi. V. sticchïarisi, in sticchïari.

Stìcchiu. s. m. Apertura, adito per dove escon fecce dal culo: orificio, orifizio. || Parte vergognosa della donna: fica. || Esclamazione, nella bocca de’ poco puliti parlanti: capperi! perdinci!

Sticchiuteddu. dim. di stucchiutu.

Sticchiutu. V. minchiunutu.

Sticcunatu. s. m. Chiusura fatta di stecconi: stecconato.

Sticcuni. accr. di sticca, arnese con cui i calzolai lustran le suola delle scarpe: lustrapiante, mazza da lisciare.

Sticulari. v. intr. Voce coniata per la rima sdrucciola, è in un canto di quelli raccolto da Salv. Salomone-Marino, in questo verso: unni camini tu la terra sticula.

Stidda. s. f. Corpo celeste luminoso: stella. || Punto di costellazione: stella. || Destino: stella. || fig. Occhio: stella. || Quella macchia bianca che hanno in fronte i cavalli: stella; e se si stende verso giù: cometa. || Balocco che si fa con carta stesa su due cannucce in croce, il quale si manda in aria quando spira vento: aquilone. || Strumento di parecchie arti fatto a foggia di stella: stella. || Composizione di materia combustibile, la quale gettata in aria brilla come stella: stella. || Ruota a dente in cui ferma il palettino mobile del subbiello in cui s’avvolge il cignone della carrozza: stella. || Sorta di pastina piccola: stelle (a Firenze). || Guida, scorta: stella. || Quella parte dello sprone fatto a uso di stella, che pugne: stella, spronella. || Vi è esempio anco per stilla, piccola gocciola. || partiri la stidda, far volare l’aquilone: mandar l’aquilone. || iri a li stiddi, fig. sollevarsi molto: andar alle stelle. || taliari ’nterra, e cuntari li stiddi, esser più doppio d’una cipolla. || vidiri o fari vidiri li stiddi di menziornu, sentire o far sentire vivo dolore: vedere o far vedere le stelle a mezzogiorno, far vedere le lucciole ad alcuno.

Stiddària. V. stellaria.