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Stampabbili. add. Che può essere stampato: stampabile.
Stampachiaravalli. s. m. (Biundi ) Bugiardo: sballone.
Stampari. v. a. Pubblicar un’opera colle stampe: stampare. || Imprimere, effigiare: stampare. || Imitare perfettamente checchessia. || fig. Inventare, spacciar frottole: sballare, sbombare. Far presto una cosa, cominciarla e finirla subito: stampare una cosa (Fanf. note alla Mea). || stampari munita: batter moneta.
Stamparìa. s. f. Luogo dove si stampa, dove lavorano gli stampatori: stamperia.
Stampariedda. dim. Stampariuccia.
Stampasanti. s. m. Chi fa sentire.
Stampata. s. f. L’azione dello stampare: stampata (V. participiu).
Stampatedda. dim. di stampata.
Stampateddu. dim. di stampatu.
Stampatellu. s. m. Carattere che imita la stampa: stampatello, stampatella.
Stampatu. add. Da stampare: stampato. || Bucherato: stampato. || Somigliante. || parrari comu un libbru stampatu, per ischerzo si dice nell’approvare l’altrui detto, e anco per ironia: parlare come un libro stampato.
Stampatureddu. dim. di stampaturi: stampatoruccio.
Stampaturi. s. m. Colui che stampa, e per lo più che stampa libri: stampatore.
Stampazza. pegg. di stampa: stampaccia.
Stampedda, Stampella. s. f. Gruccia: stampella.
Stampiari. V. macchiari.
Stampicedda. dim. di stampa: stampetta. || Macchietta.
Stampigghia. s. f. Incisione di una parola o una firma, per far più presto dovendosi spesso scrivere quella parola. || Tabellone del lotto.
Stampu. s. m. stampi, diconsi i buchi nel ferro del cavallo: stampi (Siciliano).
Stampuzza. dim. e vezz. di stampa.
Stanari. v. a. Far uscire dalla tana: stanare. || intr. Uscire dalla tana: stanare.
Stancabbili. add. Che facilmente si stanca: stancabile.
Stancari. v. a. Straccare, tor le forze, venir meno: stancare. || Cessar dalla fatica: riposare. || Dar noja, molestia: infastidire. || Dicesi del terreno che s’indebolisce per continue raccolte: stancare. || rifl. Stancarsi. || stancajudici, litigante. P. pass. stancatu: stancato.
Stancata. s. f. Lo stancare: stancamento.
Stanchizza. s. f. Mancamento, diminuimento di forze: stanchezza.
Stancu. add. Che ha stanchezza: stanco. Sup. stanchissimu: stanchissimo.
Stanculiddu, dim. Stanchetto.
Stanga. s. f. Pezzo di travicello che serve a vari usi: stanga. || Segnatamente quello che serve a sbarrare dietro le imposte di porte, finestre: stanga. E quelle in ferro ad arpione: contrafforte. || Dicesi ad uomo lungo: perticone. || – a bracciu, ferro che serve per rafforzare da dentro l’imposta di porta o finestra, è a guisa d’un gancio grande: contrafforte.
Stangari. v. a. Puntellare e rafforzare colla stanga: stangare. || rifl. pass. Serrarsi in casa per paura di esterna violenza, o simile: asserragliarsi. P. pass. stangatu: stangato.
Stangata. s. f. Colpo di stanga: stangata.
Stangatedda. dim. di stangata.
Stangatuna. accr. di stangata.
Stanghetta. dim. di stanga: stanghetta. || È termine di arnesi in varie arti: stanghetta. || – di la statia: ago della stadera.
Stanghïari. v. intr. Sciupar il tempo girovagando: bighellonare.
Stanghicedda, Stanghitedda, Stanghitta. V. stanghetta.
Stanguna. accr. di stanga: stangone.
Stangunazzu. pegg. e accr. di stanguni.
Stanguni. V. stanguna. || met. Persona troppo alta, e non ugualmente grassa: perticone, stangone (Fanf. Voci ecc. d. parlar fior.).
Stannuccu. V. stantuffu.
Stanotti. avv. Questa notte, la notte immediatamente passata, o la prossima a venire: stanotte.
Stantalora. s. f. Travicello quadrato alquanto lungo di castagno: asticciuola.
Stantàniu V. istantaniu (Pasq.).
Stanti. s. m. Punto, tempo, momento: stante. || partic. avverb. Vale dopo, per, in conseguenza: stante. || ’nta stu stanti, in questo mezzo: in questo stante. || stanticchì: stantechè. || stanti la tali cosa, a cagione di essa: stante la tal cosa.
Stantìu. add. Dicesi di ciò che per troppo tempo ha perduto sua freschezza e perfezione: stantìo.
Stantuffu. s. m. Cilindro di legno o d’altro entro una tromba o simile, che col suo moto attragga o spinga il fluido: stantuffo.
Stanza. s. f. Nome generico degli ambienti di una casa: stanza. || Abitazione, alloggio: stanza. || Strofa: stanza. || Per istanza (A. V. ital. stanza per istanza).
Stanzazza. pegg. di stanza: stanzaccia.
Stanzetta. V. stanziedda.
Stànzia. V. stanza (A. V. ital. stanzia).
Stanziali. add. Permanente: stanziale.
Stanziari. v. a. Collocare, situare: stanziare. || intr. Dimorare: stanziare. P. pass. stanziatu: stanziato.
Stanzicedda, Stanziedda. dim. di stanza: stanzetta, stanzerella, stanziuola, stanzuola.
Stanzineddu. dim. di stanzinu: stanzinuccio, stanziolino.
Stanzinu. dim. di stanza: stanzino.
Stanzuni. accr. di stanza: stanzone.
Stappari. V. stuppari. || V. stappariddari. || Cavar il tappo: stappare. P. pass. stappatu: stappato.
Stappariddari. v. intr. Aprirsi o rompersi con forza: scoppiare, spaccare. || Spiccarsi dal muro e cascar pezzi d’intonaco, il gettar che fanno gl’intonachi di calcina, porzione di lor superficie qua e là: sbullettare, scanicare. || Scheggiare: schiappare. P. pass. stappariddatu: sbullettato ecc.
Stappariddiari. v. a. Fare schegge di alcun legno, scoscendere: schiappare. || V. stappariddari. P. pass. stappariddiatu: schiappato.
Starciari. v. a. Tagliar le ali del tonno (Mal.).