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Spattrinatu. V. spitturinatu, in spitturinari (Dal Fr. poitrine: petto).
Spattuari. v. a. Stiracchiar le condizioni di un trattato per non rimaner ingannato, per guadagnarvi: squattrinare.
Spatu. V. pisci spatu.
Spàtula. s. f. Strumento con cui si batte il lino e la canape prima di pettinarsi: scòtola. || – fètida, erba. V. ricotta cauda.
Spatulari, Spatuliari. v. a. Battere colla scotola il lino o la canapa: scotolare. || met. Brontolare, e anco sparlare. || Arrabbiarsi. || Dir con eloquenza. P. pass. spatuliatu: scotolato.
Spatuliata. s. f. Lo scotolare: scotolatura. || met. Querimonia: doglianza. E anco lo sparlare.
Spatuliaturi. verb. Colui che scotola: scotolatore
Spatulidda. s. f. T. bot. Pianta simile all’iride bulbosa; di foglie lunghe, strette, fatte in punta; fiori celesti, e ve n’ha gialli paonazzi e bianchi, le barbe secche son odorifere: ìride, ìride di Firenze, ghiaggiuolo, giàggiuolo, giglio bianco. Iris florentina L. || – viuletta, quella a fiori paonazzi: ìride germanica. Iris germanica L. E Iris pseudo-acorus quella a fiori gialli: acoro falso.
Spatuni. accr. di spata: spadone. || Sorta di tabacco. || Chi manca di membro virile: eunuco. || – a du’ manu, quello che non si può maneggiare se non colle mani: spadone a due mani. || putiricci jucari c’un spatuni a du’ manu, fig., dicesi di un luogo privo di masserizie: e’ vi si può giocare di spadone. || spatuni, aggiunto di una specie di pera: pera spadona.
Spatuzza. dim. di spata: spadetta, spadina, spaduccia. || Arnese che tengon le donne in capo, su cui avvolgon le trecce o tengon per adornamento: spadina.
Spau. V. spagu. Per fognatura della g.
Spaventu. s. m. Forte e grande paura: spavento. || Effetto che produce la vista di cosa maravigliosa e amata che fa quasi restar attonito: spavento || Malore nervoso che vien alle gambe de’ cavalli: spavento. || fari spaventi, fig., esagerare o magnificare. || spaventu! esclamazione per esprimere cosa oltremodo bella o grande o curiosa, per esagerare, magnificare.
Spavintari. v. a. Mettere spavento: spaventare. || rifl. a. Aver spavento: spaventarsi. || Maravigliarsi: spaventarsi. P. pres. spavintanti: spaventante.
Spavintateddu. dim. di spavintatu.
Spavintatizzu. add. Alquanto spaventato: spaventaticcio.
Spavintatu. add. Da spaventare: spaventato. || lu spavintatu di lu pirsepiu, per celia si dice a chi si mostra sbalordito, spaventato. Sup. spavintatissimu: spaventatissimo.
Spavintazzu. pegg. di spaventu.
Spavinteddu. dim. di spaventu.
Spavintevuli. avv. Che mette spavento: spaventevole. || fig. Grande, da far rimaner attonito: spaventevole.
Spavintusamenti. avv. Con ispavento: spaventosamente.
Spavintusu, add. Pieno di spavento, che apporta spavento: spaventoso. || fig. Grandissimo: spaventerole. || Da far rimaner attonito, mirabile, bello: spaventevole, spaventoso. Nel Fanf. note alla Mea vi è: ...il corredo è spietato, una zucca orribile. Sup. spavintusissimu: spaventosissimo.
Spazzetta. s. f. Piccola spazzola: spazzoletta.
Spazziari. v. intr. Andar attorno vagando: spaziare. || Dilatarsi: spaziare. || T. tip. Porre gli spazi necessari per separar le parole: spazieggiare. || intr. pron. Spaziarsi.
Spazziatu. add. Da spaziare: spaziato. || Spazieggiato.
Spazziatura. s. f. T. tip. Disposizione degli spazi: spazieggiatura.
Spazziettu. dim. di spaziu: spazietto.
Spazziiggiari. V. spazziari.
Spazzinu. s. m. Colui che a prezzo va spazzando le strade: spazzino.
Spàzziu. s. m. Quel tempo, quel luogo che è di mezzo tra due termini: spazio. || T. tip. Ciò che serve a separare le parole nel comporre: spazio.
Spazziusamenti. avv. Per molto spazio, con molto spazio: spaziosamente.
Spazziusità. s. f. Ampiezza di luogo: spaziosità.
Spazziusu. add. Di grande spazio: spazioso. Sup. spazziusissimu: spaziosissimo.
Specchiarisi. v. intr. pron. Guardarsi allo specchio: specchiarsi. || fig. Riguardar l’opera di alcuno per pigliarne esempio: specchiarsi in alcuno. P. pass. specchiatu: specchiato.
Specchiu. s. m. Lastra di cristallo piombata dietro, nella quale si guarda la effigie di ciò che le si presenta: specchio. || Qualunque cosa lucida, ove si riguardi come in ispecchio: specchio. || fig. Esemplare: specchio. || Ciò che pure francesemente chiamasi toelette: specchio. || stari a lu specchiu, star a lisciarsi: star allo specchio. || essiri un specchiu: esser pulito come uno specchio. || a specchiu, posto avv. si dice del pulire una cosa che divenga pulita come uno specchio. || nun vidirisi ssu specchiu all’occhiu, fig., rimaner deluso. || specchiu, per laghetti d’acqua che si forman nelle strade quando piove: pozza. Onde rumpiri un specchiu, metter il piede nella pozza in camminando.
Spècia. s. f. Idea, immagine delle cose impresse nella mente: specie (A. V. ital. specia). || Idea delle cose visive: spezie, specie. || Motto arguto: lacchezzo. || Bizzarria, capriccio piacevole: piacevolezza. || Atti o detti improvvisi che hanno dello strano: estri. Onde: fa certi estri; gli vien certi estri. || fari specia, far meraviglia: fare specie. || specia per ricordanza dubbia, p. e., haiu specia ca mi rispusi: mi pare che... Per specii V.
Speciali. add. Particolare: speciale. Sup. specialissimu: specialissimo.
Specialissimamenti. avv. sup. Specialissimamente.
Specialità. s. f. Particolarità: specialità.
Specialmenti. avv. Particolarmente: specialmente.
Specìfica. s. f. Nota specificata.
Specificari. v. a. Dichiarar in particolare: specificare. P. pass. specificatu: specificato.
Specificatamenti. avv. In modo specificato: specificatamente.