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starsi. || arràssati cani niuru:modo di schivar cui non piace trattare.

Arrassatu. add. Scostato, discostato. || Per meno frequente, e dicesi dolore, febbre.

Arrassimigghianza. s. f. Rassomiglianza, rassimiglianza.

Arrassimigghiari. v. intr. Avere somiglianza, ma di cose corporee: rassomigliare. || v. a. far una similitudine, paragonare: assomigliare. || Rifl. a. Paragonarsi: assomigliarsi. || intr. pass. Rassomigliarsi. P. pass. arrassimigghiatu: rassomigliato. || Assomigliato.

Arrassimigghiu e Arrassimigghiu. V. arrassimigghianza.

Arrassu. avv. Contrario d’accosto: discosto. || Si usa anco per: lontano. || arràssu sia! lungi da me o tolga Dio! || arrassu di mia e unni va va: lungi da me e vada a sua posta, egoismo in proverbio.

Arrassuliddu. avv. dim. Un po’ discosto. || Lontanino.

Arrastiari. v. intr. Andar i cacciatori dietro l’orma della fieгa (o non fiera) per rintracciarla: ormare.

Arrastiddari. v. a. Adoperar il rastrello (rasteddu): rastrellare.

Arraumiari. v. intr. Far ritornar alla bocca il cibo mandato nello stomaco per rimasticarlo, proprio delle bestie di piè fesso e per sim. biascicar dell’uomo: rugumare. P. pass. arraumiatu: rugumato.

Arraumiata. s. f. Il rugumare: rugumazione.

Arrazzamentu. s. f. Raffreddamento nell’operare: arrenamento.

Arrazzari. v. intr. Il dar addietro con violenza proprio delle bestie attaccate con capestro e altro: rinculare, recedere, rimpingere. || Lasciare di operare per ostacoli trovati per raffreddamento ecc: arrenare, arrestarsi, dar in ciampanelle. || Negarsi: rifiutarsi. || Per aver difficoltà: diffidare. P. pass. arrazzatu: rinculato, rimpinto. || Arrenato, arrestato. || Rifiutato. || Diffidato.

Arrazzicunari. V. arrisinari. || Secondo Vinci verrebbe dall’Ebreo zachena: vecchio, triste.

Arrazzuni. s. m. Rinculamento.

Arrennamentu. s. m. || dare o prender a fitto, e rendita spettante al fitto: arrendamento.

Arrennatariu. s. m. Colui che prende in appalto, appaltatore: arrendatore (ma è spagnolismo).

Arrennatu. V. arrinnatu.

Arrènniri e Arrèndiri. v. a. Dar indietro il dato meno solenne del restituire: rendere. || Dar il contraccambio: rendere. || lu Signuri vi l’arrenni: Dio ve ne renda bene e merito. || Per fruttare, e dicesi di poderi, cose ecc: rendere. || Detto di fortezze, darne il possesso: rendere. || Rifl. a. Darsi in mano al nemico: arrendersi. || Dicesi di ramo, piretta ecc. che senza spezzarsi si pieghi o cosa che pigiata ceda: arrendersi. P. pass. arrinnutu: renduto o reso, arrenduto o arreso.

Arrepitamentu e Arripitamentu. s. m. Contesa di parole: repetìo. || Per corrotto V. ripitìu.

Arrepitari e Arripitari. v. intr. Opporsi con le parole, contradire: ripetere. || Tornar a dire: ripetere. || Rimembrar con dolore un bene o altro perduto: ripetere. || Far il pianto a’ morti, rammentando le loro azioni: far corrotto, piagnisteo. P. pass. arripitatu: ripetuto.

Arrepitaturi e Arripitaturi –trici. v. m. Chi o che in gramaglia accompagna il mortorio o fa piagnisteo, per lo più prezzolato: piagnone –ona.

Arrèpitu. V. arrepitamentu.

Arreri e Arrè. avv. Un’altra volta: di nuovo. || Spesso significa addietro; p. e. sei misi arreri: sei mesi addietro (A. V. ital. arieri).

Arresta. V. resta.

Arrestu. s. m. Arrestamento, presura: arresto.

Arreti. V. arreri.

Arretratu. s. m. Dicesi di somma maturata e non pagata: arretrato.

Arretru. s. m. Somma arretrata.

Arretu. V. A. (Atanasio da Aci). V. arreri.

Arretupuntu. V. retipuntu.

Arri. Modo d’incitar le bestie a camminare: arri. || Per verri V.

Arrialari. V. rigalari.

Arriari. V. calumari.

Arribbasciari. V. ribbasciari.

Arribbiliari. e Arribbiddari. V. ribbellari.

Arribbuccamentu. s. m. Rimboccamento. || Ribadimento.

Arribbuccari. v. a. Arrovesciar l’estremità ovvero la bocca d’alcuna cosa, come di sacca, maniche, lenzuola ecc.: rimboccare. || Ritorcere la punta del chiodo verso la capocchia perchè afferri più forte ove è confitto: ribadire. || n. pass. Introdursi. P. pass. arribbuccatu: rimboccato. || Ribadito.

Arribbuccatu. add. Rimboccato. || Ribadito. || Fig. essiri un chiovu arribbuccatu: esser un figuro, farinello, scaltro e tristo. || Modo di cucitura in cui un vivagno del panno si ripiega in sull’altro e si cuce a soppunto: costura rivoltata.

Arribbuffari. V. ribuffari.

Arribbuttari. V. ributtari.

Arricampari. V. ricampari.

Arricanùsciri. V. ricanusciri

Arricattari. V. arriscattari.

Arriccamari. v. a. Far in sui panni, drappi ecc. lavori a disegno coll’ago: ricamare. || arriccamari di biancu: ricamare in bianco. || – di argentu o oru: in argento od oro. || – a la pitturisca: a colori naturali. || – a punta di littri: a punti di lettere. || – di ’nnaccari: di margheritine. (Nei Canti Pop. Tosc. del Tigri vi è arricamare). P. pass. arriccamatu: ricamato.

Arriccamatura. s. f. Ricamo: ricamatura.

Arriccamaturi –tura –trici. verb. Chi o che ricama: ricamatore –trice –tora.

Arricchimentu. s. m. Arricchimento.

Arricchiri. v. a. Far ricco: arricchire. || Rifl. Divenir ricco: arricchirsi. || Prov. accumenza ad arricchiri cu’ accumenza a disprizzari li ricchizzi: chi il tutto può sprezzare, possiede ogni cosa. || ivi pri arricchiri e fici detta: andai per uccellare e restai impaniato, quando una cosa segue al contrario dell’aspettazione. || si voi arricchiri fa arti vili: se vuoi arricchire fa arte vile. P. pass. arriccutu: arricchito. (A. V. ital. arriccuto, in Bonaggiunta Urbicianni).

Arricciari. v. a. Dicesi dello inanellare con artificio i capelli: arricciare. V. arrizzari.

Arricintamentu. s. m. Risciacquamento.

Arricintari. v. a. Lavar e pulir con acqua: ri-