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forte; fari arraggiari ad unu: farlo assaettare. || arraggia! modo di negare sgarbatamente una cosa: crepa! || fari arraggiari l’arma, lu cori: far mangiar l’anima. || pozz’arraggiari com’un cani: possa tu arrabbiare come un cane (Fr. rager). P. pass. arraggiatu: arrabbiato.

Arraggirari. v. a. Riconsegnar una cosa data e prestata: restituire. || Studiarsi, utilizzare in onesto modo un po’ di danaro per vivere: rigirarsi.

Arraggiunari. V. raggiunari.

Arrajari. v. intr. Irrigidirsi dal freddo: aggricchiare. || Per arraggiari V.

Arralligrari. V. ralligrari (A. V. ital. arrallegrare ed è ne’ Canti Pop. Tosc. del Tigri).

Arramamentu. s. m. Il pigliar il verde rame. || Saldatura di rame.

Arramari. (D. B.) v. a. Saldare con rame. || intr. pass. Dicesi delle vivande che stando in vasi di rame piglian il verde rame. || E quando il rame per umidità manda il verde. || T. mar. Abbassar la poppa per l’effetto del sollevamento della prua: acculare (Zan. Voc. Met.). P. pass. arramatu: saldato con rame. || Pigliato di verde rame. || Acculato. || Per spia V.

Arrammari. v. a. (D. B.) Afferrare. || T. mar. Accostarsi per forza a una nave per impadronirsene: abbordare. || Strappar di mano: arraffare. P. pass. arrammatu: abbordato. || Arraffato. (Fr. aramber).

Arrammintari. V. rammentari.

Arrampari. V. allippari.

Arrampicarisi. (Scaduti) v. intr. pass. Dicesi di uomo che s’ajuti colle mani e co’ piedi a salire: rampicare, arrampicare.

Arrancari. v. intr. Il camminar che fanno con fretta gli zoppi, quasi che si strascinino dietro l’anche; e dicesi dello affaticarsi per camminare per lo più de’ vecchi o malsani: arrancare. || v. a. Afferrar l’arme, brandire: arrancare. || T. mar. Si dice delle barche quando vanno di forza: arrancare.

Arrancata. V. rancata e derivati.

Arrancatu. add. di arrancari: arrancato. || T. legn. Dicesi di una linea fuori squadro o fuori piombo.

Arrancidìri e Arrancitìri. v. intr. Divenir rancido: rancidire. P. pass. arrancidutu: rancidito.

Arrancitusu. V. rancitusu.

Arrancurarisi. V. rancurarisi.

Arrapari. V. rapari.

Arrappamentu. s. m. Raggrinzamento.

Arrappari. v. a. Detto di uomo è quando la pelle fa certe pieghe, grinze provenienti dalla età: aggrinzare; e quando sono più forti: raggrinzare. || Detto di cose che faccian crespe: increspare. E increspare dicesi anco di pelle dell’uomo, ma è più leggiero e più passeggero di aggrinzare. || Rifl. a. Aggrinzarsi, incresparsi. || Evvi nel Giusti un prov.: le carni son vane, le rappe son cestane; eeco che il nostro arrappari ha relazioni colla lingua italiana.

Arrappateddu. add. dim. Un po’ aggrinzato, un po’ grinzoso. || Un po’ increspato.

Arrappatu. add. Aggrinzato. || Increspato. || Non si dice però a persona che abbia le grinze aggrinzata ma grinzosa. || Cresposo.

Arrappatuni. add. accr. Di molto aggrinzato, di molto grinzoso. || Di molto increspato.

Arrappucciari. V. rapucciari.

Arrapucciari. V. rapucciari.

Arrapuni (A l’. V. ammucciuni || Per in fretta.

Arrasari. v. a. Levar via dallo stajo o simili colla rasiera il colmo che sopravvanza alla misura: rasare. || T. fabb. Uguagliare, pareggiare. || Detto di stoffe, levigare, render liscio: arrasare. || v. intr. Pervenir ad una età la quale non sia più discernibile dalla osservazione de’ denti e si dice de’ cavalli.

Arrasatu. add. Rasato. || Uguagliato, pareggiato. || Detto di stoffe, vale di una tessitura che vien liscia, lustra: arrasato. || Detto di cavalli di cui non si possa più discernere la età: agnomoni. || Per raschiato.

Arrasatura. s. f. T. fabb. Lo spianare, pareggiar un piano, muro ecc: agguagliamento.

Arrasaturi. s. m. Arnese di legno tondo per tor via il colmo che sopravvanza alla misura: rasiera.

Arrascamentu. s. m. Raschiamento. || Scagliamento.

Arrascari. p. a. Levar la superficie di checchessia con ferro o altra cosa tagliente: raschiare, rastiare. || arrascari li pisci: tôr loro le scaglie: scagliare. || met. Scroccar o guadagnar occultamente a spese altrui: raspare. || Per graffiare. P. pass. arrascatu: raschiato, rastiato. || Scagliato. || Raspato. || Graffiato.

Arrascata. s. f. L’azione del raschiare: raschiata.

Arrascatedda. s. f. dim. Raschiatina.

Arrascatina. V. arrascata. || Il luogo dov’è stato raschiato: raschiatura.

Arrascatura. s. f. Il raschiare e la materia venuta via in raschiando: raschiatura. || Il luogo dov’è stato raschiato: raschiatura. || Per graffio.

Arrascaturi. s. m. Arnese tagliente da raschiare: raschiatojo, raschietto.

Arrasciatari. v. intr. Diventar rauco: arrochire.

Arrascuni. V. rascuni.

Arrascusu. s. m. Quell’irritamento che fanno alla gola le vivande fritte in olio o burro un po’ rancido: ràncico, raschìo. || add. Che fa rigno: rignoso, ràncico.

Arraspamentu. s. m. Grattamento.

Arraspari. v. a. Fregar la pelle colle unghia per trarne il pizzicore: grattare. || Per adulare: grattar la rogna, grattar gli orecchi. || arraspari ad unu unni cci mancia: grattare dove pizzica altrui, trattar di cose che all’altro piacciano. || Impegnar alcuno in qualche cosa facendo a modo suo: lisciar la coda. || Per ripianare la superficie delle pelli conce: lisciare (Car. Voc. Met.). || nun si putiri arraspari la testa: aver faccende fin a’ capelli. || arrasparisi unu cull’autru: grattarsi a vicenda ed ha sensi met. L’arraspari nostro è il raspare o arraspare ital. preso per sim. P. pass. arraspatu: grattato. || Lisciato.

Arraspata. s. f. L’azione del grattare: grattata.

Arraspatedda. s. f. dim. Grattatina.

Arraspatina. V. arraspata.

Arraspatura. s. f. Segno lasciato dal grattarsi; e l’effetto del grattare: grattatura.

Arraspuni. accr. Forte o smodata grattata.

Arrassari. v. a. Scostare, discostare. || Rifl. a. Sco-