Pagina:Antonino Traina - Nuovo vocabolario siciliano-italiano.pdf/916

SCU — 898 — SCU


Scumpagnamentu. s. m. Lo scompagnare: scompagnamento.

Scumpagnari. v. a. Disunire, separare da compagni: scompagnare || rifl. a. Scompagnarsi.

Scumpagnatu. add. Senza compagno: scompagnato. || Spajato. || Vale anco disuguale.

Scumpariri. v. intr. Perder di pregio una cosa posta a confronto di altra: scomparire. || V. spiriri. P. pass. scumparutu: scomparito.

Scumpartimentu. s. m. Lo scompartire e la parte della cosa scompartita: scompartimento.

Scumpartiri. v. a. Dividere, compartire: scompartire. P. pass. scumpartitu: scompartito.

Scumpiacenti. add. Ritroso al piacere e al desiderio altrui: scompiacente.

Scumpiàciri, Scumpiacìri. v. intr. Contrario di compiacere: scompiacere. || scumpiacirisi di fari ’na cosa, farla contraggenio, dispiacersi di farla: scompiacersi di far una cosa. P. pass. scumpiaciutu: scompiaciuto.

Scumpigghiamentu. s. m. L’atto e l’effetto dello scompigliare: scompigliamento.

Scumpigghiari. v. a. Disordinare, confondere: scompigliare. P. pass. scumpigghiatu: scompigliato.

Scumpigghiu. s. m. Confusione, perturbamento: scompiglio.

Scumpigliu. V. scumpigghiu e derivati.

Scumpiri. v. intr. Dicesi di quella carta che per difetto di colla non regge all’inchiostro: sugare. || Venir meno.

Scumpitari. v. a. (Mal.) Defalcare: scomputare.

Scumpiu. s. m. È una varietà di limone, di polpa dolce e delicata.

Scumpòniri. v. a. Guastar il composto: scomporre. || T. tip. Separare i caratteri già composti distribuendoli di nuovo nelle cassette: scomporre. || Per scummettiri al § 2, 3, 4 || scumpunirisi, turbarsi, alterarsi: scomporsi. || Muoversi, affrettarsi. P. pass. scumpostu e scumpunutu: scomposto.

Scumpostamenti. avv. Con iscompostezza: scompostamente.

Scumpostu. add. Immodesto: scomposto.

Scumpunimentu. s. m. L’atto dello scomporre: scomponimento. || Trascuranza della aggiustatezza e dell’ordine: scomponimento.

Scumpunutu. add. Di persona che abbia spirito nelle parole e nei fatti: facèto. || In Catania add. di persona che sia aspra a parole e a fatti a chi l’ha provocata.

Scumpusizzioni. s. f. L’atto e l’effetto dello scomporre: scomposizione.

Scumpustizza. s. f. Immodestia: scompostezza. || Scomponimento: scompostezza.

Scumputari. V. scumpitari.

Scumputu. add. Di carattere che non si possa più facilmente leggere.

Scumuneddu. dim. di scumuni.

Scumuni. s. m. Sorbetto gentile e delicato, men duro de’ pezzi gelati, manipolato a guisa d’una schiuma in alcune parti.

Scumunica. s. f. Pena colla quale la Chiesa priva un suo credente di partecipare ai sacramenti, e di commerciare cogli altri credenti: scomunica. || jittari la scumunica, scomunicare. || fig. Disavventura, disgrazia. || aviri la scumunica, essere scomunicato, dicesi di taluno a cui ogni cosa vada a male: essere scomunicato.

Scumunicari. v. a. Imporre scomunica: scomunicare.

Scumunicatu. add. Da scomunicare: scomunicato. || Per sim. iniquo, pessimo: scomunicato. || essiri scumunicatu. V. aviri la scumunica. || facci di scumunicatu, uomo di deforme aspetto o tristo: faccia di scomunicato. || Prov. megghiu scumunicatu, ca cumunicatu a la ’mprescia, si dice dei moribondi per cui deve tosto correre al viatico, dunque meglio non aver questo bisogno cioè esser sano senza comunicato, che nel caso di dover frettolosamente comunicarsi; cioè essere in pericolo di vita.

Scunnusu. add. Pieno di schiuma: schiumoso.

Scunafari. V. spavintari.

Scuncarisi. v. intr. pron. (Pasq.). Pavoneggiarsi.

Scuncatinari. v. a. Sciogliere, sconnettere: sconcatenare. P. pass. scuncatinatu: sconcatenato.

Scuncatinazzioni. s. f. Lo sconcatenare: sconcatenazione.

Scuncertu. s. m. Disordine tanto nelle cose fisiche quanto nelle morali: sconcerto. || – di stomacu, piccolo sconvolgimento: sconcerto di stomaco. || aviri li scuncerti, aver nausea che è segno di gravidanza: avere gli stomachini.

Scunchiudiri. v. intr. Venir meno: mancare. E si dice frequentemente scunchiri lu cori. || Illanguidire. || Dimagrare: emaciare. || Sgonfiare. || Detto di un liquido: evaporare. || Dicesi di quella carta che per difetto di colla non regge all’inchiostro: sugare (quasi dire scompiere contrario di compiere).

Scunchiudiri. v. a. Rompere, stornare un contratto: disconchiudere, sconcludere. P. pass. scunchiudutu e scunchiusu: disconchiuso, sconcluso.

Scunchiusioni. s. f. Lo sconcludere: sconclusione.

Scunchiuteddu. dim. di scunchiutu, detto di persona: sparutino, sparutello, scriato. || Detto di cosa: un po’ scemato.

Scunchiutu. add. Da mancare: mancato. || Dimagrato, emaciato: estenuato, sparuto. || Detto di cosa: scemato, sminuito. Sup. scunchiutissimu.

Scunciatu. V. scunnutu (Così all’Etna).

Scuncica. s. f. Burla, beffa: berta. || dari la scuncica: dar la berta. E vale anco aizzare.

Scuncicamentu. s. m. Il provocare: provocamento.

Scuncicari. v. a. Incitare, stuzzicare l’ira altrui: provocare. || Stimolare. P. pass. scuncicatu: provocato. || Stimolato.

Scuncicaturi. verb. m. Che provoca: provocatore.

Scunciziatu. V. scuscinziatu.

Scuncirtamentu. s. m. Lo sconcertare: sconcertamento.

Scuncirtari. v. a. Produrre sconcerto: sconcertare. || Disordinare: sconcertare. || Mettere sossopra: scombussolare. || scuncirtari la testa, far traviare, persuadere a far checchessia. || Vale anche innamorare. || Metter in pensiero, in passione. || rifl. a. Sconcertarsi. || Turbarsi fortemente: rimescolarsi.