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RUC — 840 — RUL


Ruccazzolu. s. m. Uccello della specie degli stornelli.

Ruccazzu. V. ruccuni.

Rucceri. s. m. Luogo pieno di rocce.

Ruccheddu. s. m. Strumento piccolo di legno forato per lo lungo, di figura cilindrica, ad uso per lo più d’incannare: rocchetto. || Quello pure dei tornitori, che è nella punta del toppo sinistro, e su del quale s’avvolge la corda: rocchetto. || T. art. Rotellina cilindrica, i cui denti imboccano in quelli d’una ruota maggiore: rocchetto. || Cilindretto metallico, girevole orizzontalmente sul suo asse nel mezzo dell’orlo inferiore dell’apertura, dalla parte di dentro: frullino. || fari ad unu tantu di ruccheddu, molestarlo. || ruccheddu di la siringa: rocchetto della sciringa.

Rucchetta s. f., Rucchettu s.m. Veste chericale bianca, fin a metà della persona: rocchetto. || In pl. due piccoli tubi di metallo uno per parte ai lati della cassa o del mantice della carrozza, e sopra i quali passano le ventole: rocchetti (Car. Voc. Met.). || T. torn. Cilindro d’ottone o di legno, piantato orizzontalmente nella punta del toppo (picazzi) sinistro, su cui si avvolge la corda con due o tre giri spirali: rocchetto (Car. Voc. Met.). || V. ruccheddu.

Rucchiddazzu. pegg. di ruccheddu.

Rucchidduni. accr. di ruccheddu.

Rucchidduzzu. dim. di ruccheddu. || Piccolo rocchio: rocchietto. || E quello dell’incannatojo: la noce (An. Cat.).

Rucchittinu. Così chiamavansi già gli alunni del Collegio degli Orfani, che abitavan allora presso la chiesa S. Rocco.

Rucchiuliari. v. a. Ritorcere: arroncigliare.

Rucciuluseddu. dim. di rucciulusu.

Rucciulusu. add. Che non ha la superficie piana, nè pari, ma rilevata in molte parti: scabro, scabroso, ronchioso; detto di pelle scabra, ruvida, ma non pulita: roccioso (Tomm.).

Ruccu. V. rùcculu.

Rucculamentu. V. rùcculu.

Rucculari. V. arrucculiari. || ruccularisi di unu: burlarsi di uno.

Rucculiari. V. arrucculiari.

Rucculìu. s. m. Mormorìo. || Urlo.

Rùcculu. s. m. Voce del cane quando si duole, o del lupo: urlo. || Per sim. dell’uomo: urlo (Gr. ῥούκος).

Rucculusu. V. rummuluni (da rùcculu).

Ruccuneddu. dim. di ruccuni: rupicella.

Ruccuni. accr. di rocca. || E per semplice rupe, balza.

Ruci. V. duci.

Ruddulusu. add. Stracciato, pieno di cenci: cencioso.

Rudimentu. s. m. Primo insegnamento, principio di checchessia: rudimento.

Rùdiri. v. a. Tagliare o stritolare coi denti: ròdere. || Per sim. consumar a poco a poco: rodere. || Dicesi anco dei veleni, ruggine o altre materie corrosive: rodere. E dicesi anco delle passioni: rodere. || Mordere, dar di morso: rodere. || rifl. a. Consumarsi di rabbia: rodersi.

Ruè. Giuoco fanciullesco che si fa percuotendo due noci o due uova, e quello che si rompe perde.

Ruettu. V. ruvettu.

Ruffianarìa. s. f. Ruffianesimo: ruffianerìa.

Ruffianazzu. pegg. di ruffianu: ruffianaccio.

Ruffianeddu. dim. di ruffianu: ruffianello.

Ruffianiggiu. s. m. Ruffianesimo: ruffianeccio. || Apparenza, doppiezza: infignimento.

Ruffianiscu. add. Di o da ruffiano: ruffianesco.

Ruffianìsimu. s. m. L’arruffianare, il far il ruffiano: ruffianèsimo.

Ruffianu: s. m. Mezzano prezzolato delle cose veneree: ruffiano. || fig. Chi tratta astutamente un negozio altrui: mezzano. || Prov. tri sunnu li benvoluti: buffuni, ruffiani e curnuti, per cui chi vuole si faccia avanti!

Ruffulari. V. runfuliari.

Ruffulari. V. rufuliari.

Rufuliamentu. V. rufuliata.

Rufuliari. v. intr. Dicesi del girare che fa talora il vento in un sibilo per aria: far groppo (dal Lat. reflare: soffiar contro).

Rufuliata. s. f. Folata di vento che gira d’un subito: girone. || V. pista al § 3 (Mal.).

Rufuliatedda. dim. di rufuliata.

Rufuliatina. V. rufuliata.

Rufuliatuna. accr. di rufuliata.

Rufuliuneddu. dim. di rufuliuni.

Rufuliuni. s. m. Nodo o gruppo di vento: scionata. || Soffio impetuoso, improvviso e breve: sfuriata. || Se più breve: folata, ràffica. || Dicesi anco d’un lavoro come p. e., di cucito fatto male: pottiniccio, frinzello.

Rufulu, Rufuluni. V. rufuliuni. || – d’anatri, d’aceddi: folata d’uccelli.

Ruga. V. rua. || Grinza nella pelle: ruga.

Rugatura. V. ruga al § 2 (An. M.).

Ruggia. V. rubbia. || Sorta d’uva rossiccia: rubiola. || V. ruggini.

Ruggiada. V. acquazzina.

Ruggiadusu. add. Asperso di rugiada: rugiadoso.

Ruggiarìa. s. f. Officina da orologiere.

Ruggiaru. add. Che fa o vende oriuoli: oriolajo, orologiere.

Rùggina. V. ruggini.

Rugginedda. dim. di ruggini.

Rùggini. s. f. Quella materia di color giuggiolino che si genera per umidità in sul ferro, e lo consuma: rùggine.

Rugginiri. V. arrugginiri.

Rugginuseddu. dim. di rugginusu.

Rugginusu. add. Che ha ruggine: rugginoso.

Rugginutu. rugginusu.

Ruggitedda. dim. di ruggia.

Ruggiteddu. dim. di roggiu: oriuoletto.

Ruggitu. s. m. Il rugghiare: rugghio, ruggito.

Rughicedda. dim. di ruga: rughettina.

Rugna. s. f. Male cutaneo, consistente in moltissime piccole bollicine, che cagionano prurito: rogna, scabbia. || Per sim. quel male che viene alle piante, e specialmente a’ fichi, riempiendone la superficie a guisa di pustolette, che di giorno in giorno l’intristiscono. || fig. Negozio frivolo, nojoso, senza luce. || rugna canina, rogna minutissima a similitudine di quella del cane. || Prov. aviri ’na rugna a pittinari, aver mal affare per le mani. || a cu’ a-