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APP | — 65 — | APP |
Appilatu. V. ammascariddatu.
Appinarisi. v. intr. pass. Esser penetrato da pena, da dolore: addolorarsi, cordogliarsi. P. pass. appinatu: addolorato.
Appinnicarisi. v. rifl. pass. Cominciar a dormire appalparsi (Fanf. Sup.) alloppicarsi, appisolarsi. || Dormir leggermente: appisolarsi. P. pass. appinnicatu: alloppicato. || Appisolato.
Appinnicu e Appinnicuni. V. pinnicuni.
Appinniddari. v. a. T. mar. Dar fondo ad un’ancora piccola davanti ad una maggiore, a cui questa è unita per dividere il suo sforzo e ritenerla nel caso che fosse per arare: appennellare, impennellare (Zan. Voc. Met.) P. pass. appinniddatu: appennellato, impennellato. || V. àncura.
Appinnituri. V. appizzaturi (Pasq.).
Appinnuliarisi. v. intr. pass. Sospendersi, o spostarsi in fuori da qualche sponda, o luogo rilevato: spenzolarsi. P. pass. appinnuliatu: spenzolato.
Appinnuluni. Modo avv. a pinnuluni. A mo’ di chi sta pendente: spenzolone, pendolone, penzolone.
Appinsirarisi. v. intr. pass. Divenir diligente, accurato. || Entrar in pensiero: impensierire.
Appinsiratizza. s. f. Diligenza, solerzia.
Appinsiratu. add. Diligente, accurato, solerte.
Appirsunarisi. v. intr. pass. Pervenire al totale incremento della persona: formarsi, metter persona.
Appirsunatu. add. Pervenuto al totale incremento: complessionato. || Alto, robusto, di bella figura.
Appisu. P. pass. da appenniri: appeso. || scena appisa. Modo prov. Finzione.
Appitenza. s. f. Disposizione a mangiare: appetenza.
Appitiri. v. a. Aver in desiderio, noi l’usiamo per lo più pe’ cibi: appetire. P. pass. appititu: appetito.
Appitìsciri. (Scob.) V. appitiri.
Appititu. Più comunemente pitittu V.
Appitittuseddu. add. dim. di appitittusu.
Appitittusu. add. Che desta appetito: appetitoso. || È una forma di pane piccolo, che pare più gustoso di quello in pagnotta.
Appittari. V. ’mpittari.
Appittata. s. f. Salita, montata: erta.
Appittatu. add. Detto di luogo che sia erto, ripido.
Appittimarisi. v. intr. Attendere a fare a dire e a chiedere qualcosa con importunità: conquidere. Da pittima V.
Appittimatu. add. Importuno a fare a dire a chiedere: impronto.
Appittutu. V. appittatu.
Appiu. V. pumu.
Appizzaferru. s. m. T. zool. Uccello di becco curvo: merope. Merops. L. || Metaf. Chi scrocca volentieri: scrocchino, scroccone.
Appizzari. v. a. Congiungere, sospender una cosa a l’un punto di un’altra: appiccare. || Per conficcare. || appizzari un timpuluni ecc: appiccare, appiccicar uno schiaffo ecc. || appizzaricci lu strazzu: perdervi la vita. || appizzari li pedi: mettersi i piedi al muro, star saldo, ostinarsi. || appizzari la laparda, modo prov. Far il parassito. || Restar privo di una cosa posseduta o sperata: perdere. || appizzari lu sceccu e li carrubbi: perdere il ranno e il sapone, o andarne il mosto e l’acquerello, perder l’una e l’altra cosa, || appizzaricci li pidati: perderci la fatica. || appizzaricci lu strazzu e la peddi: lasciarvi la pelle. || appizzari li grana a lu jocu: metter in cimento, arrischiare. || appizzari a curriri: darsi a correre. || appizzari e fuiri; chi dopo un qualche fatto subito scappa: spulezzare. || appizza ca Diu ’ndrizza: ajutati che Dio t’aiuta. || appizzarisi comu ’na sancisuca: appiccarsi come la gramigna, o come le mignatte. || appizzaricci cu la facci, cu lu nasu, cu la varva ecc: dar di barba, di naso, e simili, restar di sotto. || appizzari diciamo per andar bene un vestito: p. e. stu cappeddu o gilè nun m’appizza: non mi va. || appizzari l’occhi supra unu: affissarlo. || Per affiggere metter affissi. || appizzari ’na cosa pi li cantuneri: strombettarla, strombazzarla. || Per impicciari V. || unni l’appizzu stu s. Antuninu; detto ironico per dire ad altri che è ipocrita, o che semplicemente non sia buono.
Appizzarrobbi. s. m. Arnese per attaccarvi abiti ecc. fatto di diverse guise or fisso alla parete, ora su di sè: attaccapanni, servo-muto.
Appizzarròggiu. s. m. Arnese ove si tiene l’orologio quando non si porta addosso: porta oriuolo.
Appizzatu. add. Appiccato. || Conficcato. || Perduto. || appizzatu a li cianchi: molto importuno, impiccioso. || appizzatu a lu croccu: conseguibile, agevole.
Appizzaturi. s. m. Qualunque cosa ove altri possa appiccarsi, o che tenga sospesa cosa appiccata: appiccatojo, appiccagnolo.
Appizzutari. v. a. Far aguzzo, puntuto (Da pizzutu V.): aguzzare, appuntare. P. pass. appizzutatu: aguzzato, appuntato.
Applacari. V. placari.
Applaudiri. v. a. Far applausi: applaudire. || Approvare, stimar ben fatto: applaudire. || Rifl. a. Compiacersi, pavoneggiarsi: applaudirsi. P. pass. applauditu o applaudutu: applaudito.
Applàusu. s. m. Segno di festa e d’allegrezza o di approvazione, col batter le mani e simili atti: applauso.
Applicabbili. add. Che puossi applicare: applicabile. Sup. applicabbilissimu: applicabilissimo.
Applicamentu. s. m. Applicamento.
Applicari. v. a. Adattar una cosa sopra un’altra in modo che vi stia attaccata: applicare. || Per semplicemente adattare: applicare. || Fig. Assegnare, ascriver a uno, o a una cosa: applicare. || Rifl. a. Studiar con attenzione, o darsi, mettersi a checchessia: applicarsi.
Applicatamenti. avv. Con applicazione: applicatamente.
Applicatissimamenti. avv. Applicatissimamente.
Applicatu. add. Applicato. || Dedito a checchessia, attento: applicato. Sup. applicatissimu: applicatissimo.
Applicazioni. s. f. L’azione di applicare: applicazione. || Fig. Dicesi dell’attenzione con cui l’anima si rivolge ad alcun oggetto d’istruzione o d’affetto: applicazione.
Appoderatu. s. m. Procuratore di un corpo d’impiegati o simile all’oggetto di esiger le loro