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ANN | — 61 — | APA |
Anticustituziunali. add. (neologismo) contro la costituzione: anticostituzionale (Tramater).
Antidata, s. f. Data anteriore alla data vera: antidata.
Antidittu. add. Detto avanti: antidetto.
Antidutu. s. m. Contravveleno: antidoto.
Antifebbrili. add. Contrario alla febbre: febbrifugo.
Antìfuna. s. f. Quel versetto che si recita avanti il salmo: antifona. || Discorso che fa presentir il fine per cui è fatto: antifona. || jittaricci ’n’antìfuna: dare bottate, accennar cose che si voglion poi dire.
Antifunariu. s. m. Colui che nel coro dice l’antifona: antifonario. || Il libro ove sono scritte le antifone: antifonario.
Antiguàrdia. s. f. Avanguardia: antiguardia.
Antimoniali. add. da antimoniu: antimoniale.
Antimòniu. s. f. T. min. Metallo bianco rilucente, fragile, leggiero, di tessitura lamellosa, che nelle miniere trovasi combinato collo zolfo, e misto con materie terrose e pietrose: antimonio.
Antimunàrchicu. add. Contrario a monarchia: antimonarchico (Tramater).
Antimurali. s. m. Muro o altra fabbrica di riparo a un’altra: antemurale. || Fig. Qualunque cosa di protezione e in difesa di altra: antemurale. || Contro la morale.
Antimuru. s. m. Muro avanti altro muro: antimuro. || Parapetto: antimuro. || Protezione, difesa: antimuro.
Antinna. s. f. Quello stile, che s’attraversa all’albero del navilio, al quale è inferita la vela latina: antenna. || Per simil. ogni legno lungo: antenna. || Cima degli alberi: cima, vetta. || jocu di l’antinna: gioco che consiste nel montare senza scala sopra un altro stile insaponato e liscio, a prender un premio che è attaccato in cima: cuccagna.
Antinnedda. s. f. dim. Antennetta.
Antinnicedda. s. f. dim. Antennetta.
Antinnola. V. antinnicedda.
Antipapa. s. m. Papa illegittimo: antipapa.
Antipasteddu. s. m. dim. di antipastu.
Antipasticeddu. s. m. dim. di antipastu.
Antipastinu. s. m. dim. di antipastu.
Antipastu. s. m. T. cuc. Vivande che si metton a tavola nel principio: antipasto.
Antipatìa, s. f. Quell’avversione naturale per una persona o anco per una cosa: antipatìa.
Antipàticu. add. Che ispira antipatìa: antipatico. Sup. antipaticissimu: antipaticissimo.
Antipaticuni. accr. Di molto antipatico.
Antipenùltimu. add. Che è avanti il penultimo: antepenultimo, antipenultimo.
Antipoèticu. add. Contrario a poesia: antipoetico.
Antipoliticu. add. Contrario a politica: antipolitico (Tramater).
Antipòniri. V. antepòniri.
Antiporta. s. f. Quello spazio più lungo che largo che era tra l’una porta e l’altra ed oggi è la seconda di dette porte: antiporta, antiporto. || Quella stanza che si interpone tra la sala e la scala: antiporta.
Antiquària. s. f. Studio e cognizione delle cose antiche: antiquaria.
Antiquàriu. s. m. Colui che si versa nell’antiquaria: antiquario. || Dicesi per ischerzo di chi usa all’antica.
Antiquatu. add. Divenuto antico: antiquato.
Antisagristìa. s. f. Stanza precedente alla sagrestia: antisacristia (a Firenze).
Antisaputa. (Che D. B. registra s. m.) s. f. Cognizione precedente di una cosa: antisaputa.
Antitilaru. s. m. T. legn. Le spranghe e battitoi di una porta: armadura.
Antividimentu. s. m. Antivedimento.
Antividiri. v. a. Veder avanti, prevedere: antivedere (A. V. ital. antivedire è in Latini).
Antiviggenza. s. f. Cognizione anticipata del futuro: antiveggenza.
Antiviggìlia. s. f. Giorno precedente alla vigilia: antivigilia.
Antonomàsia. s. f. Fig. rett. per cui il nome appellativo vien usato pel proprio e viceversa: antonomasia.
Antrisa di porcu. (Scob.) V. riticedda di porcu.
Antu. s. m. Così i contadini chiaman il luogo ove lavorano ed anche il riposo o conversazione a mezzo il lavoro diurno. || È la linea che i contadini occupano in lavorando (dal Lat. ante, perchè è avanti). || E il filare di viti: andana, filare.
Antura e Ant’ura. avv. Avanti di ora: poc’anzi, di anzi.
Anturazza. accr. di antura. Tempo più lungo: di poco, dianzi.
Anturidda. dim. di antura. Tempo più corto: poco fa, dianzi.
Anu. s. m. Orifizio del culo: ano.
Anulari. s. m. ed add. Il quarto dito della mano, in cui s’usa portar l’anello: anulare. || Fatto a foggia d’anello: anulare (Mort.).
Anuri e derivati V. onuri.
Anùtili. V. inutili.
Anviluppu. s. m. Quell’astuccio di carta coll’indirizzo, dentro cui si chiude la lettera: busta (Fr. enveloppe).
Anza. V. ansa.
Anzareddu. Erba: arisaro (D. B. e Pasq.).
Anzaru. V. ansaru.
Anzerina. s. f. T. bot. Pianta: argentina, piè d’oca Potentilla anserina L.
Anzi. Particella avversativa ed eziandio congiuntiva; di più, oltrechè: anzi. ||Per ma: anzi. || anzicchì: anzichè, prima che.
Anzianità e Anzianitati. s. f. Astratto d’anzianu: anzianità, anzianitade, anzianitate. || Titolo che viene da precedere di tempo nello esercizio di un ufficio: anzianità.
Anzianu. s. m. Più vecchio, più antico degli altri: anziano.
Anzianu. add. Antico: anziano. || omu anzianu: uomo anziano, attempato, posato.
Aò. V. alaò.
Apa. s. f. T. zool. Insetto noto: pecchia, ape (A. V. ital. apa). Apis L. || apa bagana; pecchia maggiore delle altre e senza pungiglione che serve alla generazione: fuco. || apa fudduna, pecchia folle, senza regola. || apa mastra; pecchia più grande che regge le altre: re delle api. || Prov. si non stai supra di cu’ l’api tagghia, sarrai prestu riduttu a pani ed agghia, sii presente quando si raccoglie il miele, se non vuoi impoverire. || l’apa cogghi lu