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ora: primaticcio. || Di cacio: cacio marzolino. || E anco del cacio fresco e tenero. || Si dice anco di altre cose (da primu). || s. m. Il tempo in cui vengono le prime piogge, nascono quindi le prime erbucce, e si prepara la prima coltivazione delle terre. || Prov. si aviti primintii li simenti, una ’ntra centu certu nni sgarrati; ma siddu tardi li vuliti fari, una ’ntra centu sinni pò nzirtari, esprime quanto sicure sian le primaticce biade. || primintìu è quannu veni, non vi è tempo stabilito alle prime seminagioni, ma quando cadono le prime pioggie.

Primirazza. pegg. e accr. di primera: primieraccia.

Primiredda. dim. Primieretta.

Primista. s. f. Scolare della prima classe.

Primitivu. add. Che non ha origine da alcuno: primitivo. || Di vita o altro, che si è usato da principio: primitivo. || Detto di voce o vocabolo, che non derivano da altri, ma da cui formano gli altri: primitivo.

Primiuzzu. dim. e vilif. di premiu: premiuccio.

Primìzzia. s. f. Frutto primaticcio: primìzia. || Era una sorta d’imposizione.

Primparissi. posto avv. Per celia, per baja. Voce composta di pri ’m parissi, quasi dire per un parere.

Primu. s. m. e add. Principio di numero ordinativo: primo. || Principale: primo. || Che si era già avuto: primo. || primu primu, ha forza di superlativo: primo primo. || minutu primu, la sessantesima parte di un’ora: minuto primo. || materia prima, la materia senza considerar la forma che può pigliare: materia prima. E fig. si dice di uomo sciocco, soro. || T. mar. Il tagliamare della parte inferiore del bastimento, forse detto così perchè è il primo pezzo della costruzione: primo (Pitrè). || Lunghi pezzi di legno che rigirano intorno al vascello, sopra le testate de’ bagli sul dormiente: contraddormiente. || Prov. è forti a guadagnarisi lu primu dudici tarì: il primo scudo è il più difficile a fare.

Primu. avv. Lo stesso che prima V. || Prov. cu’ pigghia primu nun è gabbatu mai: beati i primi.

Primuggenitu. add. e sost. Il primo nato: primogenito.

Primugginitura. s. f. Stato e condizione del primogenito: primogenitura. || Era la ragione di succedere ne’ beni che spettavano al primogenito: primogenitura. || E quella parte d’eredità che si aspettava al primogenito: primogenitura.

Primuliddu. avv. Poco prima: dianzi, poco fa. || cchiù primuliddu: poco più innanti.

Primuni. V. purmuni. || manciari primuni, fig. per traslato de’ gatti che ringhiano col cibo in bocca, mormorare, borbottare: bufonchiare.

Primura. V. premura e derivati.

Primusali. s. m. Cacio di pecora fresco: pecorino fresco. || Composta da primu e sali.

Primuta. s. f. Il premere.

Primutu. V. in premiri.

Princhiri. V. priinchiri.

Principalazzu. pegg. di principali all’ultimo §.

Principaleddu. add. di principali all’ultimo §.

Principali. add. Il primo grado, maggiore: principale. || E s’usa anco in forza di sost. || Ciò che è di prima importanza: principale. || sost. Padrone di bottega, capo d’un arte: principale. Sup. principalissimu: principalissimo.

Principalissimamenti. avv. sup. Principalissimamente.

Principalmenti. avv. Nel primo e principal luogo: principalmente. || Pel primo e principal motivo: principalmente.

Principatu. s. m. Titolo del dominio e grado del principe: principato. || met. Preminenza, maggioranza: principato. || Nome di una delle gerarchie degli angeli: principati. Chi sa che per via di gerarchia non vi sian anco gli angeli lustrini! spazzini! Oh l’aristocrazia in cielo... Come l’uom crea Dio a sua imagine!

Prìncipi. s. m. Il primogenito del despota e il despota stesso: principe. || Titolo di vanità aristocratica, di alcuni figli dell’uomo: principe. || Principale, primo: principe. || Prov. li principi hannu cent’occhi e cent’oricchi, perchè hanno le spie. || li surdati s’ammazzanu e li principi s’abbrazzanu, e ciò nelle monarchie, particolarmente le assolute-legitime ecc. ecc.: i popoli s’ammazzano e i principi s’abbracciano, dacchè i popoli sono mandre di pecore, e i principi potestà divine, che maraviglia se muojono le bestie pel capriccio dei padroni?

Principiamentu. s. m. Il principiare: principiamento.

Principianteddu. dim. di principianti al § 2.

Principianti. add. Che principia: principiante. || In forza di sost. chi è tuttavia a’ primi elementi di una scienza, un’arte: principiante. || Prov. voi aviri lu malu vicinu? principianti di citarra e di viulinu: Dio ti salvi da un cattivo vicino, e da un principiante di violino.

Principiari. v. a. Il dar principio: principiare. P. pass. principiatu: principiato.

Principiata. s. f. Il principiare.

Principicchiu. dim. di principi, principe di piccolo Stato: principetto.

Principineddu. dim. di principinu.

Principinu. dim. di principi, principe giovane: principino.

Principiscu. add. Di o da principe: principesco.

Principissa. fem. di principi: principessa.

Principissedda, Principissina. dim. di principissa: principessina.

Princìpiu. s. m. Quello che produce qualche effetto, ma che non è prodotto da altri: princìpio. || Cominciamento, ma riguarda più il tempo, il luogo, che l’atto: principio. || T. chim. La sostanza indecomposta: principio. || Primo fondamento d’una scienza o d’altra facoltà: principio. || Massima, ma spetta alla teoria: principio, la massima spetta più alla pratica. || omu senza principî, senza base di morale, senza fondamenta di giusto pensare od operare: uomo senza principî. || nun sapiri mancu li principî di una cosa, esserne ignorantissimo: esserne digiuno affatto. || di principiu, ’m principiu, ne’ primi momenti che si cominci checchessia: a o in principio. || Prov. ogni principiu è forti (e vi s’aggiunge ogni desideriu veni a fini): niun principio fu mai debole ov-