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Pridicabbili. add. Da usarsi per predica: predicabile.

Pridicamentu. s. m. Il predicare e la predica stessa: predicamento. || essiri in pridicamentu. aver voce di ottenere checchessia: essere in predicamento.

Pridicanti. add. Che predica: predicante.

Pridicari. v. a. Annunziare o dichiarare il vangelo al popolo, e riprenderlo de’ vizî: predicare. || Ammonire, correggere: predicare. || Pubblicare: predicare. || Esagerare: predicare. || pridicari ad un ortu di cavuli, favellar a chi non vuol intendere: predicar a’ porri. || pridicari a li vanchi, predicare senza esser udito: predicar al deserto. P. pass, pridicatu: predicato.

Pridicatureddu. dim. e vilif. di pridicaturi: predicatorello.

Pridicaturi –trici. verb. Chi o che predica: predicatore –trice. || Quel sacerdote che predica al popolo: predicatore. || Prov. lu bon pridicaturi divi prima pridicari a sè stissu, prima vien l’esempio e poi la voce: chi ben vive, ben predica.

Pridicazzioni. s. f. Il predicare e la predica stessa: predicazione.

Pridichedda. dim. di predica: predichetta.

Pridiciri. V. prediri.

Pridicuna, Pridicuni. accr. di predica.

Priffettu. V. perfettu.

Priffidiusu. V. perfidiusu (Mal.)

Priffina. V. piffina.

Prifiggiri. V. prefiggiri.

Prifumari. V. profumari.

Priganneddu, Prigannolu. V. prianneddu.

Prigari. v. a. Domandar umilmente ad alcuno quello che si desidera: pregare. || prigarisi di una cosa, compiacersi, provar diletto di una cosa: farne festa, prender gaudio. (Forse da prijarisi che sarebbe pregiarsi; chi sa?).

Prigatu. add. Da pregare: pregato. || Per allegro; festoso, gialente.

Priggiari. V. pliggiari. Per valere; onde priggiari pri dui o simile: valere per due ecc.

Priggiarìa, Priggirìa. V. pliggirìa.

Priggiudicari. v. a. Arrecar pregiudizio: pregiudicare. || Offendere. || rifl. a. Procacciar il proprio danno: pregiudicarsi. || Aversi a male una cosa: pregiudicarsi.

Priggiudicata. s. f. L’azione del pregiudicare o pregiudicarsi.

Priggiudicativu. add. Che pregiudica, atto a pregiudicare: pregiudicativo.

Priggiudicatu. add. da priggiudicari: pregiudicato. || Pieno di pregiudizi o sia false opinioni ricevute: pregiudicato. || Offeso, crucciato.

Priggiudizziali. add. Che porta pregiudizio: pregiudiciale.

Priggiudizzieddu. dim. di priggiudizziu.

Priggiudizziu. s. m. Danno: pregiudizio, pregiudicio. || L’astenersi o il vergognarsi dal dire o fare una data cosa per falsa opinione ricevuta dall’educazione: pregiudizio. || Collera, stizza, adontamento: cruccio.

Priggiuneri. s. m. Quegli che vinto in guerra è in potere del vincitore: prigioniere.

Priggiuni. s. m. Prigioniere: prigione. || Prov. nè cu raggiuni, nè senza raggiuni a nuddu mettiri in priggiuni, è chiaro.

Priggiunìa. s. f. Lo star rinchiuso in prigione: prigionìa.

Prighera. s. f. Richiesta che si fa di checchessia per grazia e favore: preghiera. || Prov. li prigheri di li signuri sunnu cumannamenti, è chiaro.

Priìnchiri. V. cuprinchiri. Da pri e inchiri; pri che qui sarebbe come la preposizione latina pre. || Per incitare.

Priizza. V. cuntintizza.

Prijamentu. s. m. Il pregare.

Prijari. V. prigari al § 2.

Prilatu. V. prelatu.

Prillicusu. V. pillicusu.

Prilungari. V. prolungari.

Prima. avv. che denota tempo antecedente: prima. || ’m prima o a prima, per lo passato, per l’addietro: in prima. || E detto di luogo, vale avanti, prima degli altri: in prima. || ’m prima ’m prima, ha forza di superlativo: in prima in prima. || In forza di prep. vale avanti, innanzi: prima. || dammi prima e dammi ossu, dammi prima e dammi checchessia: beati i primi. || a la prima, subito: alla prima. || Prov. cu’ duna prima, duna baddannu; cu duna appressu, duna ’ncarcannu (o dulennu): chi è offeso risponde più forte di chi offende.

Prima. s. f. Una delle ore canoniche: prima. || Parlando di strumenti musicali, la prima e più sottile corda. || Nella danza è il situare i piedi in modo acconcio per cominciare i primi passi.

Primacchì. avv. di tempo, avanti che: primachè.

Primalora. add. Di donna di primo parto: primarola, primajuola. || Usasi anco parlando della femmina de’ bruti.

Primaloru. add. Primo, che si matura prima: primaticcio. || Detto di animale, vale primogenito.

Primariamenti. avv. Principalmente: primariamente.

Primariu. add. Primo, principale: primario.

Primati. add. Principale, che soprastà agli altri: primario.

Primatu. s. m. Il principal luogo sì d’onore che di autorità: primato.

Primavera. s. f. Una delle quattro stagioni, quella che entra il 20 marzo, in cui la natura rinverdisce: primavera. || Prov. pri S. Valintinu, primavera è vicinu: per S. Valentino, primavera sta vicino. || T. bot. Pianta comune, di cui il fiore è vago, ma senza odore. Primula veris L.

Primazzia. s. f. Dignità e diritto del primate: primazia.

Primera. s. f. Sorta di giuoco di carte: primiera. || Si dicon anco quattro carte di quattro semi: primiera.

Primeramenti. avv. Da prima: primieramente.

Primiari. V. premiari.

Primieddu. dim. di premiu: premietto (in Firenze), premiuccio (Tomm. D.).

Priminenza. V. preminenza.

Primintìu. add. Di frutto che si matura a buon