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ANN — 58 — ANN


Ànnatu. V. annitu. || Per astracu V.

Annaturatu. add. (Scob.) Fatto dalla natura, innato: innaturato.

Annauliari. (Pasq.) Dar l’olio, l’estrema unzione: inoliare. P. pass. annauliatu: inoliato.

Annaulìu. (Pasq.) V. unzioni.

Annaurari. V. indorari.

Annausari e derivati. V. inalzari.

Annavanzari. v. a. Crescere e farsi innanzi: innavanzare (A. V. ital.).

Annavaratizzu. add. dim. Tentennino.

Annavaratu. add. Chi vacilla e non va resoluto o di buone gambe a far checchessia: tentennone.

Annenti. cong. Almeno. V. almenu.

Annessioni. s. f. L’annettere: annessione.

Annessu. add. Congiunto: annesso. || annessi e connissi: annessi e connessi, tutte le cose che vanno unite.

Annetta-aci. Nettacessi. V. biddacaru.

Annettacaminu. s. m. Chi pulisce i camini: spazzacamino.

Annettacàntaru. s. m. Chi pulisce i petali.

Annetta-denti. s. m. Fuscellino che serve a nettarsi i denti: dentelliere, stecco, stuzzicadenti. || T. bot. Pianta: ammi, visnaga, Capo bianco. Daucus Visnaga.

Annetta-fossi. s. m. Colui che annetta sepolture. || Per biddacaru V.

Annettalingua. s. m. Stecchetta elastica per pulir la lingua: rastialingua.

Annetta-oricchi. s. m. Piccolo strumento d’avorio o d’altra materia, sul quale si nettano gli orecchi: stuzzicorecchi, stuzzicatojo.

Annetta-panni. s. m. Colui che spurga i pannilini cavandone l’olio: purgatore.

Annettapèttini. s. m. Setolino o altro da pulir il pettine.

Annetta-portu. s. m. Strumento con cui si pulisce il porto dalle immondizie: netta-porto. || Per chiatta, o puntone nel quale è la macchina con cucchiaje per curare o scavare i porti, e tenergli puliti dal fango, che vi si ammassa pe’ rigetti de’ bastimenti, per le deposizioni delle tempeste: curaporti, cavafango.

Annetta-puzzi. s. m. Chi annetta i pozzi: cavapozzi. (Mal.).

Annèttitu. s. m. V. annittamentu.

Annettu. dim. di annu: annetto.

Anniari. V. annigari.

Anniccari. v. intr. Resistere, esser contumace.(Pasq.) || Imbronciarsi.

Annicchiari. v. a. Raccorre, ristringer tutto in un gruppo a guisa di nicchio: rannicchiare. || Carpire (Pasq.) || Imprimer nell’anima, scolpire (D. B.).

Anniceddu. dim. d’annu: annarello (Fanf. Voc. d. u. Tosc.).

Annichilamentu. s. m. Annichilamento.

Annichilari. v. a. Ridurre al niente: annichilare, annichilire. P. pass. annichilatu: annichilato.

Annichilaturi –trici. verb. Chi o che annichila.

Annichilazioni. s. f. L’annichilare: annichilazione.

Annichiliri. V. annichilari.

Annidarisi. v. intr. pass. Porre il nido: annidarsi. || met. Fermar sua stanza: annidarsi. P. pass. annidatu: annidato.

Anniddari la jumenta. V. ’ncirciddari.

Annientamentu. s. m. Annientamento.

Annientari. v. a. Ridurre a niente: annientare. P. pass. annientatu: annientato.

Annigamentu e Annegamentu. s. m. Annegamento.

Annigari e Annegari. v. a. Far morire alcuno sommergendolo in acqua: annegare. || Met. Bagnar con molt’acqua. || Rifl. a. Annegarsi. || Bagnarsi di molt’acqua o pioggia: immollarsi. || annigarisi ’n’on gottu d’acqua: affogar in un bicchier d’acqua. || lassari li panni a cu’ s’annega: lasciar in sulle secche, lasciare altrui nell’imbarazzo.

Annigatu. add. Annegato. || Immollato. || annigati, nè salvi nè dannati; è una superstizione.

Annigghiamentu. s. m. Annebbiamento, rannuvolamento. || Rattristamento. || Ingombro.

Annigghiarisi. v. intr. pass. Offuscarsi di nebbie il cielo: annebbiarsi, rannuvolarsi. || v. a. Metter tristezza, far passare da stato lieto o tranquillo a tristezza: attristare, rattristare: e per simil. quel piagnucolare impronto e continuo de’ bambini: frignare. || annigghiari la casa o simile: porre in siti incomodi, o empier in confuso di arnesi o altro: imgomberare, arruffare; o solamente buttar attorno fuscelli, ciarpami, frastagliumi o imbratto e simili: imbrattare. || annigghiari di figghi: caricarsi di famiglia, figliuoli.

Annigghiatizzu. Un po’ annuvolato. || Alquanto arruffato.

Annigghiatu. add. Annuvolato, annebbiato. || Attristato. || Ingannato. || Tutto scomposto: arruffato.

Annigricari e Annigriri. V. anniuricari: annegrire.

Annimicarisi. V. ’nnimicarisi.

Anniminari. V. ’nduvinari.

Anningari e Andingari. v. a. Cercar di avere da alcuno domandar per favore: chiedere checchessia, ricercare. || Di raro ha senso di importunare. P. pass. anningatu: ricercato, chiesto. || Importunato. Forse dal Lat. indigere: abbisognare, desiderare, e quasi tapinare.

Anninnari la tòrtula. (Pasq.) Far girare la trottola. || v. intr. Cascar in terra, rotoloni. || Far la ninna, ninnare.

Anninnuli. s. pl. Cantilena che si canta per addormentar i bambini: ninna.

Anninnuliari e Anninnaliari. v. a. Cantar la ninna: ninnare.

Annintra. avv. In entro: addentro.

Annintuvari. (Salomone-Mar. Canti Pop. Sic.) V. ammuntuari.

Anniricari. V. anniuricari.

Annirvari. v. intr. Star ritto, star in gambe: reggersi in piedi. (Meli).

Anniscari. v. a. Allettar coll’esca, metter l’esca all’amo sì al propr. che al fig.: adescare, inescare. || anniscari la tunnara: esser adescata di tonni. P. pass. anniscatu: adescato.

Anniscatu. s. m. Adescamento.

Anniscu. V. isca. (Damiano).

Anniteddu. s. m. dim. d’annitu: anditino.

Annittamentu e Annettamentu. s. m. Nettamento.

Annittari. v. a. Tor via l’imbratto o altra bruttezza o sceverar il cattivo dal buono: nettare.