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PIE — 730 — PIG


|| Persuadere: piegare. || Far cedere: piegare. || rifl. att. Piegarsi. P. pass. piegatu: piegato.

Piegata. s. f. L’azione del piegare: piegata.

Piegatedda. dim. Piegatina. (V. participiu).

Piegateddu. dim. del part. piegatu.

Piegatina. V. piegata, di cui non è dim.

Piegatura. s. f. Piega, torcimento: piegatura.

Piegaturedda. dim. Piegaturina (in Firenze).

Pieghetta. dim. di piega: pieghetta.

Pieghettu. dim. di piegu: pieghetto.

Pieghèvuli. add. Arrendevole, piegabile: pieghèvole. || met. Trattabile, agevole: pieghevole.

Pieghevulizza. s. f. Flessibilità, arrendevolezza: pieghevolezza.

Piegu. s. m. Plico di lettere o scritti: piego.

Piègura. V. pecura. Così in Nicosia.

Piena. V. pena.

Piena. s. f. Sovrabbondanza di acqua ne’ fiumi ecc.: piena. || Gran concorso ad un teatro o simile: piena. || V. china.

Pienamenti. avv. Appieno, interamente: pienamente.

Piènciuni. V. pettini. In Nicosia.

Pienissimamenti. avv. sup. Pienissimamente.

Pienizza. V. chinizza. || Grandezza: pienezza.

Pienottu. add. Alquanto pieno, grasso: pienotto.

Pienu. V. chinu. || Grasso, carnoso: pieno. || in piena conversazzioni, in presenza di molti. || a pieni voti, unanimemente: a pieni voti.

Pieri. V. pedi.

Piernu. V. pernu.

Pietà, Pietati. s. f. Sentimento che inclina l’uomo a riverire e difendere quelli che sono principio e mantenimento del suo essere: pietà, pietade, pietate. || Compassione: pietà. || Cosa o fatto compassionevole: pietà. || Divozione: pietà. || T. pitt. o scult. Il corpo di Cristo sceso della croce: pietà. || pri pietà, posto avv.: per pietà. || fari pietà, muover a compassione: far pietà. || è ’na pietà, si dice di cosa che arrechi dolore o compassione: è una pietà.

Pietra. V. petra.

Pifanìa. V. epifània.

Pìfara. s. f. Strumento da fiato simile al flauto, si suona di traverso nell’apertura verso l’una estremità: pìffero, pìfera.

Pifaredda. dim. di pifara: pifferina.

Pìfaru. s. m. Suonator di pìffero: pìffero.

Pifaruni. s. m. Sorta di strumento da fiato: pifferone.

Piffina o Priffina. propos, composta da pri e fina: infino, insino.

Pigghiabbili. add. Che può pigliarsi: pigliabile.

Pigghiareddu. s. m. Il pigliare: pigliamento.

Pigghiamuschi. s. m. T. zool. Uccello col becco quasi triangolare, le narici quasi rotonde, che si pasce d’insetti e di mosche: pigliamosche. || Per appappamuschi V.

Pigghiari. v. a. Ridurre in sua potestà o con violenza o senza: pigliare, prendere. (Nerucci ha: pigghiare usato nel contado fiorentino). || Accettare, ricevere: pigliare. || Acchiappare: pigliare. || Apprendere, imparare: prendere. || Eleggere, scegliere: prendere. || Radicare, vegetare in un luogo, detto di pianta: prendere, attaccare. || Per indovinare, stimare, credere: pigliare. || Per rubare: prendere. || Incamminarsi per una via, verso un luogo ecc: prendere, pigliar una strada, p. e. prendete di lì, presero per Roma. || intr. Detto di colori, lo allegare che fanno sopra loro: pigliare. || Detto di legna ecc. accendere: pigliare. || att. In significato di mangiare, ricever cibo, medicina ecc.: pigliare, prendere. || Comperare checchessia in una certa maniera: pigliare. || Il montare di alcuni animali come becco ecc: coprire. || Attaccare, unire, incollare: appiccare. || Cominciare: prendere. || Ed è certo modo di riempitivo presso noi, come p. e. pigghiò e rispusi, e in molte dizioni simili. Quando tal senso è affine a risolvere, determinare: prendere. || Ritrarre tanto o quanto d’una cosa venduta: prendere p. e. vendette la casa e ci prese 100,000 lire. || Occupare: prendere. E dell’occupare spazio che fa un oggetto p. e. sta casa pigghia menzu migghiu: questa casa prende mezzo miglio. E Villani scrisse: la oste teneva più di dodici miglia. || pigghiaricci, dicesi del lotto, uscire tal numero giocato: prenderci. || sta pinna nun pigghia, cioè non intinge e perciò non dà l’inchiostro: non rende, non butta. || pigghiari aria, andar o star in luogo arioso per ricrearsi: pigliar o prender aria. Si dice anche di panni, legni ecc. || sta facenna, a comu pigghia, sarà causa di...: questa faccenda, a come mette, sarà causa di... || – terra, portu, della barca che s’accosta alla terra, al porto: prender terra, porto. || pigghiari a fari a diri ecc. ecc, cominciar a fare, a dire ecc.: pigliar a fare, a dire ecc. || – armu, incoraggiarsi: pigliar animo. || – maritu o mugghieri, ammogliarsi o maritarsi: pigliar marito o moglie. || – la frevi, lu sonnu ecc., venir la febbre, il sonno: pigliar la febbre, il sonno ecc., p. e. le prese una febbre grossa (Giuliani). E fig. aver paura, aver noja: far venire la febbre. || pigghiari spassu: pigliar diletto. || – la muntagna, camminare su pel monte: pigliar il monte. || – di fittu, aver l’occhio fiso, volger l’attenzione su checchessia: pigliar di mira. || – ciatu, respirare e fig. riposarsi: pigliar fiato. || – abbagghiu, commetterlo: pigliare abbaglio. || pigghiari a proteggiri, mettersi a proteggere, e viceversa pigghiari a cuntrariari ecc. || – ’ntrall’aria, intender subito: prender le cose per aria. || – a lueri, abitar casa non propria, ma presa a fitto: star a pigione. || – a terruri, aver tema grande di cosa o persona anco senza più ragione. || – cu’ pigghia pigghia, per indicar un confuso torre con violenza e scompiglio: arruffi chi può. || pigghiari li cimi di l’arvuli, adirarsi fortemente, proromper in eccessi: furiare, saltar in bestia, || pigghiari amicizzia, far amicizia: prendere, attaccar amicizia. || pigghiarila auta, cantar in suon alto superiore alle forze od al bisogno; e fig. passare colle pretensioni, colle parole o col pensiero oltre al segno debito: andar su pelle cime degli alberi. || pigghiari a tusa, met. aver fatto un gran che: toccar il cielo col dito, pigliar Buda. || pigghiari a lu lottu: vincer al lotto. || – in doti: torre in dote. || – angustia o pesti, prendersi dispiacere sommo. || – lu largu, allontanarsi: prender il largo. || – passu, acquistar il diritto di passare col legno per