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mugghieri su sfinci cu lu meli, li parenti di lu maritu su sfinci cu l’acitu, ciò vuol dire che i parenti della moglie sono i migliori, || cu’ cerca parenti cerca corna, non l’intenderei il perchè. || a li parenti nun fari nenti, a li vicini comu li spini, a li cummari nun li tuccari, precetti del vivere in società. || tra amici e tra parenti nun cci accattari e vinniri nenti, perchè perde sempre chi è più delicato: chi vuol vivere e star sano, dai parenti stia lontano.
Parèntisi. s. f. Interponimento, senza però il quale può stare il periodo, per lo più si racchiude fra lineette: parèntesi. || fari parentisi, met. romper il discorso: far parentesi. || T. tip. I segni tra cui si racchiude la parentesi: parentesi.
Pargulettu. s. m. Bambino: pargoletto.
Pari. s. m. Nome di dignità, fra’ nobili, che formavano la parte alta del Parlamento, in tempi feudali: pari (come se gli uomini non fossero tutti pari dinanzi la legge e la natura).
Parìa. s. f. Piccola mandra: greggiuola. || Per paru.
Paricchia. s. f. Due d’una cosa stessa: pajo. || paricchi paricchi, in gran numero. || cu li corna paricchi paricchi, dicesi per lo più di ragazzotto inquieto: fìstolo, nabisso.
Paricchiata. s. f. Una data misura di terreno lavorativo. || – di lignami, tanto legno che ne trasporta un paio di buoi o paricchia di voi.
Pariceddu. dim. di paru: pajetto.
Parietaria. V. erva di ventu.
Pariggenu. s. m. T. tip. Sorta di carattere: carattere parigeno.
Parigghia. s. f. Nel giuoco dei dadi sono due medesimi numeri: pariglia. || Per una coppia di cavalli da tiro, che sono affatto simili nel mantello e nella statura: pariglia. || dari la parigghia: render pan per focaccia.
Parigginu. Per donninaru, poichè si sa che le mode vengono da Parigi, capitale del lusso e della corruzione: checchè ne dica Trochu.
Parimenti. avv. Egualmente: parimente.
Parintaggiu. s. m. Parentato: parentado. (A. V. ital. parentaggio).
Parintascu. V. sotto.
Parintatu. s. m. Congiunzione per consanguinità: parentado. || Nome collettivo che abbraccia tutti i parenti: parentado. || Casato il nome gentilizio di tutta una discendenza: parentado (Nerucci).
Parintela. s. f. Parentado: parentela. || fari parintela, far nozze, divenir parente: far parentado. || Per sim. Si prende tal volta per simiglianza, relazione, connessione tra due o più cose: parentela.
Parintisedda. dim. di parentisi.
Parintisuna. accr. di parentisi.
Parintivuli. add. Da parente: parentevole.
Parintuzzu. dim. e vezz. di parenti.
Paripatta. V. parapatta.
Pariri e Parìri. v. int. Sembrare, mostrare di essere: parère (parire Pier delle Vigne). || Giudicar opportuno, stimare: parere. || Apparire, esser chiaro e manifesto: parere. || pariricci forti, non poter credere, ovvero non aver cuore di fare o dire. || pariri, sta per vedersi, esser veduto, p. e. fa comu la pirnici ca s’ammuccia la testa e tutta pari, (v. pirnici), a questo modo corrisponderebbe quell’uso di Dante: si pare, cioè si vede. E anche oggi parere ha pur senso di: darsi a vedere, presentarsi alla vista. || nun ci pari, si dice ad uno bambino troppo e che faccia checchessia, che pure dicesi nun cu pari ’nta la facci di la terra. Vale anco non parere che altri sia o faccia quel che è o fa: non si dipare. || pariricci tuttu lu munnu, parer un gran che: parere tutto il mondo. || mi pari e nun mi pari, modo che indica una indecisa apprensione di un oggetto: mi pare e non mi pare. || mi pari malu una cosa: mi rincresce..., di questa cosa mi pare male. || pariri mill’anni, aspettare con impazienza: parere mill’anni. || pariri ’n’autru, di chi essendo migliorato nella sua condizione o fisica o morale, ha come mutato natura: parer un altro. || pr’un parissi, per ischerzo: per chiasso. || cci pari e nun cci pari all’occhiu, sembra e non sembra. || pari ca te, sta bene, va bene, p. e. si cci javi tu, pari ca te, se ci andavi tu e va bene. || Prov. cosa chi pari nun cci voli prova, è chiaro. || pariri e nun essiri è comu filari e nun tessiri: parere e non essere, è come filare e non tessere, l’apparenza non basta. P. pass. parutu o parsu: parso, paruto.
Parìri. s. m. Opinione, avviso: parere. || a miu pariri, secondo che pare a me: a mio parere.
Parita. s. f. La superficie esterna o interna di varie cose: parete.
Parità. s. f. Egualità, relazione tra cose pari: parità, paritade, paritate. || V. parabbula. || V. similitutini.
Paritatedda. dim. di parità.
Paritati. V. parità.
Pariu. add. T. st. nat. Aggiunto di un marmo della più vaga bianchezza: pario.
Parìzzia. V. mparissi.
Parlamentari. v. intr. Favellar ne’ consigli e nelle diete: parlamentare. || T. mil. Il trattare che fanno i difensori cogli aggressori, trattative fra due eserciti nemici per cedere un posto o checchessia: parlamentare.
Parlamentàriu. s. m. T. mil. Colui che va a parlamentare: parlamentario. || Deputato al parlamento: parlamentario.
Parlamentàriu. add. Del parlamento: parlamentario.
Parlamentu. s. m. Unione di uomini deputati a trattare le faccende pubbliche, il governo ecc.: parlamento. || Ragionamento. || Prov. li vani parlamenti corrumpinu li boni costumi, li cattivi ragionamenti corrompono i costumi.
Parlanti. add. Che parla, facondo: parlante.
Parlantina. V. parrantina.
Parlari. V. parrari e derivati.
Parlatina. V. parrantina.
Parma. V. palma.
Parmacristi. s. f. T. bot. Pianta.
Parmariu. V. palmariu.
Parmarizzottu. dim. di parmarizzu.
Parmarizzu. add. Della lunghezza di una spanna: spannale. || s. m. Cantoncino di pietra per fabbricare, d’un palmo. || Sorta di chiodi, lunghi un palmo.
Parmata. s. f. Percossa data sulla palma della