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appannare. || tirari pannu a li riti, tirar su il panno alla ragna tra l’una e l’altra maglia dell’armatura: appannare. || T. stamp. Arnese composto di un pezzo di legno lungo un palmo, ricoperto sotto di panno, serve per far le bozze: pannetto. || Pannolino o lano in cui si avvolgon i bambini: pezza. || – di commuda, panno lino con cui si pulisce il sedere: pezza d’agiamento. || essiri o nesciri fora di li panni, di chi è in somma allegrezza: non poter star nei panni. || secunnu chi pannu cc’è, ciò è secondo i mezzi, la capacità, la sufficienza che vi sarà. || guarda li panni di cui s’annega, impara da’ mali altrui. || spissu cci su beddi carni sutta poviri panni: povertà non guasta gentilezza.

Panorama. s. m. Macchina d’ottica, inventata da Roberto Barker pittore d’Edimburgo, disposta che lo spettatore intorno intorno abbracci coll’occhio successivamente tutto il proprio orizzonte: panorama. || Veduta che da un luogo alto si gode delle valli e paesi circostanti, o di una città ecc.: panorama.

Pansè. V. panzè.

Panta. V. sacchetta (a Lipari).

Pantaci. Nella frase ci smossi lu pantaci, aver battisoffiola. E anche (Vinci), aver flusso di ventre. V anco pantasciata.

Pantacïari. V. mantaciari.

Pantaleci. (A li. V. a li bisuli.

Pantali. V. prantali.

Pantalaneddu. dim. di pantaluni.

Pantaluni. V. causi. || Maschera veneziana da teatro: pantalone. || Ognuna delle parti della quadriglia.

Pantanazzu. pegg. di pantanu: pantanaccio.

Pantanedda. dim. Pantanetto.

Pàntani, Pàntanu. Volendo ovviare di dire santu diavulu, che è una bestemmia siciliana. dicon alcuni santu di pàntani.

Pantànu. s. m. Luogo dove è molto fango e acqua ferma: pantano.

Pantanusu. add. Pieno d’acqua ferma e di fango: pantanoso.

Pantasciata. s. f. Difficoltà di respiro: anèlito (Rocca).

Pantasciu. V. sopra. || V. anche pantaci.

Pantera. s. f. T. zool. Fiera simile a un gatto e molto più grossa d’un cane, di coda lunga, sul dorso e sui fianchi è segnata da tanti anelli irregolari che nel mezzo hanno una striscia nera: pantera. Felis pardus L.

Panticia. s. f. V. ciancu (Rocca). || V. pantaci.

Pantòfala. V. sotto al 1º §.

Pantòfalu. s. m. Scarpa di casa per l’inverno: pantòfola, mule (in pl.) || Pezzo di terra cotta lungo circa 25 centimetri, largo la metà, spesso due o tre centimetri: mattone. V. maduni. || Spezie di mattone sottile che si adopera ai tetti delle case, e murasi sopra i correnti: pianella. || Spezie di mostacciuolo.

Pantòfula. V. sopra.

Pantomima. s. f. Azione scenica dove ogni cosa si rappresenta per via di gesti: pantomima.

Pantomimu. s. m. Attore di pantomima: pantomimo.

Pantòticu. add. Goffamente grosso: badiale. || Grosso, spropositato: marchiano.

Pantùfala. V. pantofala.

Pantufalaru. s. m. Facitor di pantofole.

Pantufaledda. dim. di pantofala V.

Pantufaleddu. dim. di pantofalu V.

Pantufalicchiu. dim. di pantofalu. || mattoncino.

Pantufaluneddu. dim. di pantufaluni.

Pantufaluni, Pantufuluni. accr. di pantofalu in tutti i sensi. || V. in maduni: mattone.

Pantumima. V. pantomima.

Panturreddu. dim. di panturru: tangherello.

Panturru. s. m. Rozzo, grossolano, ruvido: tànghero, buzzurro. || Di persona grassa e goffa: tangorcio.

Panuzzu. vezz. e dim. di pani: panetto, panino. || Quelli benedetti che si distribuiscono in date feste: panellini.

Panza. s. f. Parte del corpo dalla bocca dello stomaco al pettignone: pancia, panza. || La parte più corpacciuta de’ vasi: corpo. || Per pregnezza. Onde aviri la panza, esser gravida. || panza di canigghia, uomo di gran pancia: trippone. || a panza china, dopo aver mangiato: a corpo pieno. || panza di lu fusu, l’ingrossamento del fuso. || a panza vacanti, a digiuno: a corpo vuoto. || fari panza, dicesi delle muraglie che escono dalla propria dirittura perpendicolare: far corpo. || sbattiri la panza, aver fame: brontolar la pancia. || stari cu la panza a lu suli, star ozioso: starsene colle mani alla cintola, grattarsi la pancia. || aviri la panza a lanterna, aver la pancia vuota d’alimento. Onde a panza a lanterna: a corpo vuoto. || a panz’all’aria, sdrajato quanto uno è lungo: a pancia all’aria. || mettiri panza e prisenza, si dice di chi va ad un divertimento senza pagare la sua parte. || sarvari la panza pi li ficu: serbar la pancia ai fichi. || li così di la panza, le fasce e le pezze che servono pei bambini. || cosi chi nun jinchinu panza, cose più di apparenza che di sostanza. || lu mussu untatu e la panza vacanti, partecipazione in piccola parte, o nessuna partecipazione di ciò che speravasi o dovevasi conseguire in quantità molto maggiore. || panza mia fatti visazza, per esprimere somma avidità: pancia mia fatti capanna. || panza a scarpeddu, piena di molto, rimpinzata.

Panzaredda. dim. di panza: pancetta.

Panzaruni. V. panzuni.

Panzaruteddu. V. panzuteddu.

Panzarutu. V. panzutu. || Uomo di grossa pancia: pancione.

Panzata. s. f. Mangiata buona di checchessia: corpacciata, satolla, spanciata, sventrata. || Il battere il ventre cascando: spanciata, sventrata. || Detto di batoste o simile, vale buona quantità: carpiccio. || ’na panzata di lignati: un carpiccio o un rovescio di legnate.

Panzatedda. dim. di panzata.

Panzatuna. accr. di panzata.

Panzè. V. soggira e nora. Color viola.

Panzera. s. f. Armadura della pancia: panciera, panziera. || Pezzo di tela imbottita di cotone o panno lano, che si porta allo stomaco per tenerlo caldo: stomachino.

Panzetta. dim. di panza: pancetta.