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ORD | — 675 — | ORI |
Ordinativu. add. Che ordina, e che significa numero con ordine: ordinativo.
Ordinatu. add. da ordinari: ordinato. || Promosso ad ordini sacri: ordinato. || Prefisso, stabilito nell’ordine: ordinato. || avv. Ordinatamente: ordinato. Sup. ordinatissimu: ordinatissimo.
Ordinaturi –trici. verb. Chi o che ordina: ordinatore –trice.
Ordinazzioni. s. f. L’ordinare e l’ordine stesso: ordinazione. ||. Amministrazione o ricevimento dell’ordine sacro: ordinazione. || Ricetta, rimedio prescritto dal medico: ordinazione.
Ordinazziunedda. dim. di ordinazzioni.
Òrdini. s. m. Disposizione e collocamento di ciascuna cosa a suo luogo: òrdine. || Comandamento, commessione: òrdine. || Uno de’ sacramenti della Chiesa: ordine. || Ceto di persone: ordine. || Congregazione di religiosi: ordine. || Costumanza, consuetudine: ordine. || E si distinguono in minori, sagri, ecc. || Maniera, modo: ordine. || T. arch. Proporzionata disposizione delle parti dell’edifizio, secondo un modo più che un altro: ordine. || Decorazione cavalleresca: ordine. || Fila, ordinanza: ordine. || T. mil. Maniera di schierar i soldati: ordine. || –del giornu, disposizione del superiore ai dipendenti militari: ordine del giorno. || cu ordini, ordinatamente: con ordine. || a ’nn ordini, posto avv., in punto: in punto, a ordine. Onde mettiri a ’nn ordini: mettere a ordine o in ordine. || in ordini, l’istesso di sopra. || per ordini, ordinatamente: per ordine. || cull’ordini, si dice per dire: a dovere; p. e. lu sunavi cull’ordini: l’ho picchiato a dovere.
Ordiri. V. ùrdiri e seguenti tutti.
Oremi. V. aremi.
Oremus. Voce latina di cui si serve il volgo in ripigliando un racconto: inoltre.
Oretta. V. uretta.
Orfaneddu. V. urfaneddu.
Orfaneli. V. orfanu.
Orfanità. V. urfanitati.
Orfanotròfiu. s. m. Luogo ove si allevano ed educano orfani: orfanotròfio.
Òrfanu. s. m. Fanciullo privo di genitori: orfano. || – di patri, senza padre: orfano di padre. || – di matri, senza madre: orfano di madre. || fari vuci comu un viteddu orfanu, gridare lamentandosi. || Prov. l’orfani nun su vuluti di nuddu, perchè non hanno appoggio.
Organali. add. Delle vene del collo vicine agli strumenti che forman la voce: vene organali.
Organaru. s. f. Facitore di organi: organajo.
Organdì. s. m. Specie di tessuto dell’India: organdì.
Organeddu. dim. di organu: organetto.
Organettu. dim. di organu: organetto. || s. m. Strumento simile all’organo, ma manesco: organino, organetto.
Organicamenti. avv. In modo organico: organicamente.
Orgànicu. add. Che pertiene ad organo: orgànico.
Organìsimu. s. m. Formazione degli organi del corpo animale, vegetale: organamento, organizzamento. || Macchinismo.
Organista. s. m. e f. Suonator d’organo: organista.
Organizzamentu. s. m. L’organizzare: organizzamento.
Organizzari. v. a. Formare gli organi del corpo animale o vegetale: organizzare, organare. || Ordinare, disporre: organizzare. P. pass. organizzatu: organizzato.
Organizzaturi. verb. m. Chi o che organizza: organizzatore, organatore.
Organizzazzioni. s. f. La maniera con cui un corpo è organizzato: organizzazione.
Organsì, Organsinu. V. organzì.
Òrganu. s. m. Strumento per cui il corpo animale o vegetale funziona: òrgano. || L’orchestra e la terrazza dell’orchestra: organo. || Strumento meccanico: organo. || Strumento musicale con certe canne a cui si dà fiato per via di mantici: organo. || Modo, via: mezzo. || Onde per organu di...: per mezzo di...
Organzì. s. m. Tessuto rado di seta: organzino.
Organzinu. s. m. Seta torta che serve a ordire: orsojo, organzino.
Orgàsimu. s. m. Straordinario, impetuoso movimento della macchina animale o di parte di essa, per un dato tempo: orgasmo. || Agitazione.
Òrgia. s. f. Bagordo in grande per abusare sfrenatamente del piacere: òrgia.
Orgiata. V. urzata.
Òrgiu. V. oriu. (Fr. orge: orzo).
Orgogliazzu. pegg. di orgogliu.
Orgogliettu. dim. Orgogliuzzo.
Orgògliu e Orgogghiu. s. m. Grande alterigia per cui uno è soverchiamente pieno di sè: orgoglio.
Orgogliusamenti. avv. Con orgoglio: orgogliosamente.
Orgogliusazzu. pegg. di orgogliusu.
Orgogliuseddu. dim. Orgogliosetto.
Orgogliusità. s. f. L’esser orgoglioso: orgogliosità.
Orgogliusu. add. Che ha orgoglio: orgoglioso. Sup. orgogliusissimu: orgogliosissimo.
Orìcchia. s. f. Strumento dell’udito: orècchio, orècchia. || Per sim. si dice alla parte prominente di molte cose, e che le rende maneggevoli: orecchio, orecchia. || – di previti, sorta di pasta. V. agnillottu. || – d’asinu, spezie di erba: consolida maggiore, orecchia d’asino. Symphitum officinale L. || – di judeu, pianta purgativa che nasce su per le mura: umbilico di venere o erba sardonica. Cotyledon umbilicus L., o Ficaria verna Pers. o Ranunculus ficaria L. E anche una forma di pasta. || – di lebbru, altra pianta: orecchia di lepre o ornoglossa. Lychnis divica L. || – di surci, pianta originaria della China: orecchio di topo. Cerastium vulgatum L. || – d’ursu, pianta di radice fusiforme, fibrosa; fiori disposti ad ombrella rada, color giallo o porporino: orecchio d’orso. Primula auricula L. || cantari o sunari ad oricchia, senza arte studiata, ma per natural armonia di udito: cantare o sonare a aria o a orecchio. || fari o farisi oricchi di mircanti, far le viste di non intendere: far orecchie di mercante. || frisculiaricci l’oricchia ad unu, favellargli in segreto, fargli sapere: fischiar