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ORA — 674 — ORD


il momento presente, o i momenti prossimi al presente, guardati in sè; adesso accenna il presente in paragone al passato (Tomm. D.). ||Talora è particella riempitiva: ora. || Talora serve a chiedere tempo o un po’ d’indugio: ora. || ora ora, ha più forza: or ora. È anco modo di minaccia: ah! nun la vo’ finiri? ora ora: ah non vuoi smettere? ora ora. || ora com’ora, posto avv., vale in questo punto, in questo tempo: ora com’ora. || accom’ora, l’istesso di sopra. E così com’ora e comed’ora ecc. || per ora, per questa volta: per adesso, per ora. || Formola riempitiva p. e. ora bonu! ora basta e simili: or bene. E così ora vaja: or via, or su. || havi d’ora, per dire è molto tempo: gli è tanto, è d’ora. || Usasi come antifrasi, p. e. sì ora veni iddu e parra: sì ora viene egli e parla. || or’è l’annu, l’anno scorso: or’è l’anno.

Oràculu. s. m. Risposta che i credenzoni antichi credevan ricevere dagli Dei d’allora: oràcolo. || Predizione: oracolo. || Sentenza autorevole: oracolo. || Persona di gran sapere e autorità: oracolo.

Oraculuni. accr. di oraculu: oracolone.

Orali. add. A voce: orale (voce invalsa).

Oramai. avv. di tempo, ora, adesso, già: oramai, ormai, oggimai.

Orangotangu. s. m. T. zool. Scimmia di color rosso bruno, colle braccia fino a terra, che non cammina su due piedi: orangotango. Simia satyrus L.

Oràriu. add. Appartenente ad ore: oràrio. || sost. Ordinamento e disposizione di ore: orario.

Orata. s. f. T. zool. Pesce di grossa testa, grandi occhi e bocca, color dorato quasi: orata. Zeus faber L.

Oratòria. s. f. L’arte del parlar bane: oratoria.

Oratorieddu. dim. di oratoriu sost.

Oratòriu. s. m. Luogo dove si fanno orazioni: oratòrio. || Componimento sacro per musica: oratòrio.

Oratòriu. add. Che appartiene all’oratore, o all’oratoria: oratòrio.

Oratureddu. dim. di oraturi.

Oraturieddu. V. oratoriu.

Oraturi. s. m. Chi è maestro in far pubbliche dicerie: oratore. || In generale chi fa diceria: oratore.

Orazzioni. s. f. Preghiera a Dio ecc.: orazione. || Scrittura che contenga tale orazione: orazione. || – duminicali, il paternostro. || Ragionamento secondo i precetti della rettorica: orazione. || Canto popolare in lode di alcun santo o propizio ai morti (Pitrè). || Prov. orazzioni senza divuzioni, cunfissioni senza duluri, è fatiga pirduta: confessione senza dolore, amico senza fede, orazione senza intenzione, è fatica perduta.

Oraziunedda. dim. di orazzioni: orazioncina, orazioncella, orazionetta.

Orazziununa. accr. di orazzioni.

Orbi. s. m. Cerchia per cui giran i pianeti: orbe. || Mondo: orbe.

Òrbita. s. f. Quel cerchio che un pianeta descrive col suo proprio moto: òrbita. || T. anat. Ciascuna di quelle cavità, che contiene il globo oculare: orbita.

Orbu. V. orvu.

Orca. s. f. T. zool. Mostro marino, anfibio, grosso, poppante, che ha una proboscide rivolta in su; è armato d’un aculeo al dorso, con cui ferisce: orca. Delphinus orca L.

Orchesta, Orchestra. s. f. Luogo o palco de’ sonatori: orchestra. || La riunione stessa dei sonatori: orchestra. || Cantorie o leggii portatili: orchestra.

Orda. s. f. Brigata di gente in cattivo senso: orda.

Ordignu. s. m. Arnese per delicato lavoro, ma manuale: ordigno, ordegno, più semplice e alle volte parte dello strumento; gli utensili sono per lavori più manuali o per uso domestico; arnese è più generale e delle volte più nobile; attrezzi quelli da cucina, da marineria (Tomm. D.).

Ordimentu. s. m. Intreccio e fina composizione: ordimento.

Ordinabbili. add. Che può ordinarsi: ordinabile.

Ordinali. add. Di numero che indica l’ordine delle cose: ordinale.

Ordinamentu. s. m. L’ordinare e l’ordine stesso: ordinamento. || Precetto, comando: ordinamento.

Ordinandu. add. e sost. Da ordinarsi, colui che deve ricevere gli ordini sacri: ordinando.

Ordinanza. s. f. Ordine, ordinamento: ordinanza. || Soldato che serve l’ufficiale o in un ufficio: ordinanza, o come con linguaggio più umano si dice: confidente. || mettiri li surdati in ordinanza, schierarli: metter i soldati i ordinanza.

Ordinari. v. a. Disporre le cose per ordine: ordinare. || Commettere, imporre: ordinare. || Acconciare, metter a sesto: ordinare. || Preparare: ordinare. || Indirizzare: ordinare. || Il prescriver le medicine, che fa il medico: ordinare. || rifl. a. Mettersi a ordine, apparecchiarsi: ordinarsi. || Prender gli ordini sacri: ordinarsi. P. pass. ordinanti: ordinante.

Ordinariamenti. avv. Per l’ordinario, comunemente: ordinariamente.

Ordinariista. s. m. Colui che scrive il regolamento e la norma per i divini officî.

Ordinàriu. s. m. Cosa solita, consueta: ordinario. || d’ordinariu, ordinariamente: d’ordinario, per ordinario. || Quegli che ha giurisdizione ordinaria ecclesiastica: ordinario. || Corriere che in giorni ordinarî porta le lettere della posta: ordinario. || Vescovo, arcivescovo: ordinario. || Libretto che regola la recitazione dell’ufficio della messa secondo il rito: direttorio. || Per correntino o trave.

Ordinàriu. add. Solito, consueto: ordinàrio. || Aggiunto di cosa vile e di poco conto: ordinario. || Di bassa condizione detto di persona: ordinario. || Di forma e di materia non fine: ordinario, grossolano. || Non perfezionato dall’arte: rozzo. || Che non ha superficie liscia: rùvido. Sup. ordinariissimu: ordinariissimo.

Ordinariuni. accr. di ordinariu: ordinariaccio.

Ordinatamenti. avv. Con ordine: ordinatamente.

Ordinatissimamenti. avv. sup. Ordinatissimamente.

Ordinativu. V. ordini al 2º §.