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OPE — 673 — ORA


ra: in italiano s’intende più dell’opera in musica; e presso noi s’intende anco le produzioni de’ teatrini di burattini. V. opra. || T. agr. Ogni cinque o otto uomini addetti a mietere e uno che accovona; i Toscani chiaman opera in generale chi lavora nel podere. || Libro, scrittura, parto della mente: opera. || Fatto, maneggio: opera. || Effetto: opera. || Artificio, magistero: opera. || – viva. T. mar. La parte del bastimento che sta sott’acqua: opere vive. E opera morta, quella che sta sopra: opere morte (Zan. Voc. Met.). || mettiri in opera, metter in esecuzione: metter in opera. || capu d’opera, il capo dei cinque uomini addetti a mietere. V. sopra. Vale pure opera perfetta: capolavoro (capo d’opera è francesismo). || Vale anche uomo strano: originale. Nel Giusti però si trova capo d’opera in questo senso. Donna mirabile, Donna famosa. È un capo d’opera. È una gran cosa. E anco di uomo furbo: dirittone; ed anco: raggiratore. || ad opera, detto di drappo, fatto a fiorami e disegni: a opera. || l’operi boni vivinu poi di la morti, ne rimane la buona memoria.

Operaju. s. m. Quegli che lavora per opera: operajo.

Operari. v. a. Fare; far opera: operare. || intr. Produrre il suo effetto: operare. || Prov. cu’ opera giudica, eppure giudican sempre coloro che non se ne intendono, e sputan sentenze. P. pres. operanti: operante. P. pass. operatu: operato.

Operariu. V. operaju.

Operativu. add. Che opera: operativo.

Operatu. s. m. L’operare, operazione: operato.

Operaturi. verb. m. Chi o che opera: operatore –trice. || Il chirurgo dato alla pratica delle operazioni: operatore.

Operazzioni. s. f. L’operare: operazione. || Qualsivoglia effetto che i chirurgi producono co’ ferri o colle mani sul corpo: operazione. || fari operazzioni, operare, e si dice delle medicine: far operazione.

Operazziunedda. dim. di operazione: operazioncella.

Operazza. pegg. di opera: operaccia.

Operedda, Operetta. dim. di opera: operetta, operella, operina.

Operina. s. f. Nomi di certi tessuti impiegati a far federe.

Operuna. accr. di opera: operona, operone.

Operusità, Operusitati. s. f. Qualità di ciò che è operoso: operosità.

Operusu. add. Che opera, affaticante: operoso. || Che costa fatica, faticoso: operoso. Sup. operusissimu: operosissimo.

Opifìciu. s. m. Fabbrica di lavoro, officina (opificio in questo senso è ripreso dall’Ugolini).

Opinioni. s. f. La conseguenza d’una serie di pensieri, un pensiero maturo; è meno di giudizio: opinione. || aviri opinioni d’unu, stimarlo: aver opinione di alcuno. || Intenzione: opinione. || aviri ’nta l’opinioni: aver a cuore. || essiri d’opinioni, credere, stimare: essere d’opinione o in opinione, portar opinione. || aviri l’opinioni cu unu: sentire per alcuno, aver il baco con alcuno, esserne innamorato.

Opiniunazza. pegg. di opinioni: opinionaccia.

Òpira. V. opera e derivati.

Oppiari. V. alluppiari.

Oppiatu. add. Composto d’oppio, mescolato con oppio: oppiato.

Òppiu. s. m. Albero di media grandezza, a cui si marita la vite: òppio. Acer campestre L. || Sonnifero tratto dal papavero: oppio.

Opponimentu. s. m. L’opporre od opporsi: opponimento.

Oppòniri. v. a. Porre contro: opporre, opponere. || rifl. Contrariare, porsi contro: opporsi. P. pres. opponenti: opponente.

Opposituri. V. oppusituri e seguenti.

Oppostu. add. da opponiri: opposto. || Posto a rincontro, rimpetto: opposto. || a l’oppostu, posto avv., al contrario.

Oppressioni. s. f. L’opprimere o l’esser oppresso: oppressione. || Travaglio nel respiro per gravezza al petto: oppressione. || Grave noja: fastidio. || Mestizia, gramezza.

Oppressiunedda. dim. di oppressioni.

Oppressivu. add. Atto ad opprimere: oppressivo.

Oppressu. V. in opprimiri.

Oppressuri. verb. m. Chi o che opprime: oppressore. || Tiranno: oppressore.

Opprimiri. v. a. Aggravare con superiorità di forza: opprìmere. || Tener sotto, tiranneggiare: opprimere. P. pass. oppressu o opprimutu: oppresso, oppremuto.

Opprimuta. V. oppressioni.

Oppròbbriu. V. obbrobbriu e seguenti.

Oppunuta. V. opposizzioni.

Oppurtunamenti. avv. In modo opportuno: opportunamente.

Oppurtunissimanenti. avv. sup. Opportunissimamente.

Oppurtunità, Oppurtunitati. s. f. Tempo comodo a operare: opportunità, opportunitade, opportunitate. || Bisogno, necessità: opportunità. || Comodità: opportunità.

Oppurtunu. add. Comodo, che vien a tempo secondo il bisogno o il destro: opportuno. Sup. oppurtunissimu: opportunissimo.

Oppusituri. verb. m. Chi o che oppone: oppositore.

Oppusizzioni. s. f. L’opporre od opporsi: opposizione.

Oppusizziunedda. dim. Opposizioncella (crederei d’uso).

Opra. V. opera. Però s’intende di rappresentazione in teatro di burattini: burattinata. E quel teatro stesso. || fari l’opra: far burattinate, far il buffone.

Oprari. V. operari. || Maneggiare, usare: adoperare. || Prov. cu’ sapi beni oprari nun cci manchirrà mai lu pani: a chi ha testa non manca cappello.

Opratu. add. Usato, maneggiato: adoperato.

Opulenza. s. f. Abbondanza di beni, gran ricchezza: opulenza.

Opuramenti, Opuru. Congiunzione di modificazione, ossia: o, oppure, ovvero, oppuramente (Nerucci).

Opusculeddu, Opusculettu. dim. di opusculu: opuscoletto.

Opùsculu. s. m. Libro di poca mole, operetta di questione speciale e temporanea: opùscolo.

Ora. avv. di tempo: ora, adesso. Ora accenna