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Nonostanti, nonostanticchì. avv. Benchè: nonostante, nonostantechè.

Non-perciò, non pertantu ecc. Nondimeno: non perciò, non pertanto.

Nonsi. Abbreviatura di nonsignore.

Nonsocchì. In forza di sost. alcun che: non so che.

Nonu. Nome ordinativo: nono.

Nora. s. f. Moglie del figliuolo: nuora. || V. in soggira qualche prov.

Nord, Nordu. s. m. T. geog. Settentrione: nord, norte.

Norma. s. f. Regola, ordine da seguire: norma. || Per nnorma V.

Normali. add. Di norma: normale.

Nostrali. V. nustrali.

Nostromu. s. m. T. mar. Maestro di equipaggio: nostromo.

Nostru. pron. possessivo; di noi: nostro. || Nostro partigiano: nostro. || Il nostro avere: il nostro. || In pl. i nostri parenti, amici ecc.: i nostri. || essiri di li nostri, della nostra fazione, opinione ecc., ovvero dei nostri paesi: essere dei nostri.

Nota. s. f. Segno, ricordo scritto: nota. || Indice, catalogo: nota. || Annotazione: nota. || Quei caratteri con che i musici scrivono le forme del canto: nota. || a chiari noti, chiaramente: a chiare note. || fari nota d’ una cosa, porvi mente: far nota di una cosa. || nota beni, poni mente, notisi: nota bene.

Notabbili. s. m. Cosa degna d’esser notata: notabile. || Persona ragguardevole, degna: notabile.

Notabbili, add. Da esser notato, considerabile: notabile. || Illustre, chiaro, detto di persona: notabile. Sup. notabbilissimu: notabilissimo.

Notabbilmenti. avv. In modo notabile: notabilmente.

Notamentu. V. nutamentu.

Notanna, Notannu. V. nota.

Notarella. V. nuticedda.

Notari. V. nutari.

Notifica. V. nutifica e seguenti.

Notìzzia. V. nutizzia e derivati.

’Notomìa. Aferesi di anotomia V. || fari ’notomìa d’una cosa, considerarla minutamente: far anatomìa d’una cosa.

Notomista. V. anotomista.

Notomizzari. v. a. Far notomia: notomizzare. P. pass. notomizzatu: notomizzato.

Notoriamenti. avv. Pubblicamente, manifestamente: notoriamente.

Notorietà. s. f. T. legn. Qualità di ciò che è notorio: notorietà. Ugolini vorrebbe gli si sostituisse, potendo, la voce pubblicità o fede di...

Notòriu. add. Manifesto, palese: notorio.

Notti, s. f. Il tempo in cui non vi è sole: notte. || fig. Cecità: notte. || A modo avv. vale: di notte, a notte. || bona (o filici) notti, modo di salutare, augurando buona la notte: buona notte, notte felice. || di notti, nella notte: di notte. || di notti e notti, durante la notte: notte tempo. || li cosi di la notti lu jornu parinu: quel che si fa all’oscuro apparisce al sole. || notti notti, a notte inoltrata molto: a gran notte. || è notti, espressione del volgo, per dire bene stia, siam fuori di tempo, non v’ ha rimedio. || nun è notti a Gagghianu, si dice per minacciare e prognosticar altrui del male: e’ non è ancora andato a letto chi ha avere la mala notte. || dumani notti: domani notte. || luniri notti: lunedì notte. || fari di la notti jornu, vegliare o essere occupato anco la notte: far della notte giorno, che si dice pure: nun c’essiri nè notti nè jornu. || bona notti a li sunaturi, siam iti, non c’è più rimedio: buona notte pagliericcio. || la notti è fatta pri li taddariti o pri li lupi o la notti è di lu lupu, cioè i buoni alla notte non vanno vagando: la notte è fatta per gli allocchi. || A mo’ di avv. vale: tardi. Sup. nottissimu: tardissimo.

Nottitempu. Posto avv. Durante la notte: nottetempo.

Nottuolena. s. m. T. bot. Pianta di piccoli fiori bianchi e d’un odore penetrante: geranio odoroso o notturno. Pelargonium odoratissimum L.

Notturna. s. f. V. serenata. || Componimento musicale che si canta in chiesa di notte: notturno.

Notturnu. s. m. Parte del mattutino che si canta in chiesa in tempo di notte: notturno.

Notturnu. add. Di notte: notturno. || Che vaga la notte, o stando in casa va a letto tardi.

Notu. add. Conosciuto, manifesto: noto.

Nòtula. s. f. Piccola nota: nòtola, nòtula (voci poco usate).

Nova. s. f. Novella, notizia: nuova. || Prov. la mala nova subbitu arriva (o la porta l’aceddu), le male notizie arrivano presto, si sanno subito. || nun sapirisinni nè nova nè vecchia, non aversene più notizie: non sapersene nè cotto nè bruciaticcio o nè puzza nè lezzo. || si veni mala nova e veni sula, dicci ben vegna, perchè le disgrazie non vengono mai sole. || mala nova! è anche una imprecazione. || la bona o la vera nova la porta lu zoppu, la verità o la buona nuova si sa tardi.

Novacciuna. V. nuvacciuna.

Novali. add. T. agr. Di terreno non mai lavorato o lasciato per molti anni incolto: novale.

Novalizzari. V. ammmaisari.

Novamenti. avv. Di nuovo: nuovamente.

Novanta. Nome numerale che comprende nove diecine: novanta.

Novantèsimu. Nome numerale ordinativo: novantèsimo.

Novantina. s. f. Quantità numerata, che arriva al numero di novanta: novantina.

Novantinedda. dim. di novantina.

Novantineddu. dim. di novantinu.

Novantinu. add. Che ha novant’anni: nonagenario. || Aggiunto di una specie di chiodi d’ una data misura, che ce ne voglion novanta a formar un rotolo di peso.

Novella. s. f. Narrazione di fatti veri o verisimili in prosa o in poesia: novella; racconto è sol in prosa.

Novellista. s. m. e f. Chi scrive o sta sulle novelle: novellista.

Novellu. V. nuveddu.

Novembri, Novèmmiru. s. m. Undecimo mese dell’anno: novembre.

Novenàriu. V. nuvena. || Add. Che concorre per nove giorni: novenàrio.

Novènniu. s. m. Lo spazio di nove anni: novennio.